L’inefficienza del Dipartimento urbanistica del Comune finisce nel mirino degli Ordini professionali. Riuniti attorno allo stesso tavolo nel corso della seduta III^ Commissione Consiliare Urbanistica, presieduta dal consigliere comunale dell’Udc Domenico Guerrera, i rappresentanti degli Ordini professionali di Ingegneri e Architetti, del Collegio provinciale dei Geometri ed i rappresentanti provinciali di InArSind (sindacato di Ingegneri e Architetti liberi professionisti) hanno affrontato le problematiche connesse al funzionamento del Dipartimento comunale per l’Edilizia Privata e Repressione Abusivismo, denunciando la paralisi degli Uffici e lanciando accuse pesantissime . Tanto che il resoconto e la registrazione della Commissione finiranno all’attenzione della Procura della repubblica, affinché valuti la sussistenza di irregolarità e omissioni che sconfinano nel campo dell’illecito penale
Dinanzi al dirigente Pagano e al Dirigente di Area Urbanistica Caminiti, ingegneri, architetti e geometri hanno evidenziato i deficit strutturali del dipartimento, che provocano un continuo ricorso al silenzio-assenso, divenuta regola per il rilascio di concessioni edilizie, e l’assenza di controllo degli oneri concessori, con conseguente mancato incasso degli stessi ed evidente danno erariale per il Comune. I “tecnici” hanno, inoltre, lamentato i recenti ritardi nell’espletamento di pratiche, nel rilascio di atti e certificazioni richieste dai cittadini, imprese e professionisti impegnati nel settore.
L’intervento più duro è stato quello del presidente dell’Ordine degli Architetti Falzea, che ha denunciato esplicitamente fatti e circostanze che rasentano l’illecito penale, laddove vengono puntualmente disattese le fasi istruttorie di progetti ed atti tecnici che prevedono la corresponsione da parte degli utenti di oneri e contributi economici a favore dell’Amministrazione comunale. Oneri e contributi che, in mancanza di controllo e di verifiche, potrebbero essere evasi e distolti. Il professionista ha segnalato, inoltre, ritardi nell’emanazione di titoli abilitativi a costruire e lottizzare: l’esame istruttorio di un Piano di Lottizzazione si prolunga fino a 6-7 anni. Ciò – ha spiegato Falzea – espone la ditta proprietaria, il progettista e tutti i soggetti coinvolti alla continua revisione degli elaborati, per effetto di normative e circolari che si susseguono e si aggiungono nel tempo intercorso fra la presentazione dell’istanza e la definitiva approvazione.
Il Presidente di Inarsind Pettinato ha, quindi, invocato risposte concrete da parte dell’Amministrazione,oggi retta dal commissario Croce, e ha ricordato l’esistenza di un documento congiunto con l’Ordine degli Architetti, con cui era già stato segnalato il rischio concreto del danno erariale per le casse comunali, dovuto alla mancata riscossione degli oneri concessori legati ai permessi di costruire e all’attività edilizia. Il documento , già passato dalla scrivania dell’ex sindaco Buzzanca è stato inviato anche a Croce, «affinché prenda conoscenza della presunta mancata attenzione verso possibili forme di evasione di ingenti contributi economici, che in un momento di crisi profonda delle casse comunali potrebbero servire ad alleviare il grave deficit finanziario che tiene il Comune di Messina, costantemente sull’orlo del default». (Danila La Torre)