cronaca

Irrompe in casa della ex malgrado i provvedimenti del giudice per stalking

Aveva fatto irruzione in casa della compagna malgrado il divieto di avvicinamento. Sentita dagli investigatori, la donna aveva raccontato di episodi precedenti di maltrattamento: insulti, minacce continue, anche una sedia lanciatale addosso. Ma secondo i giudici è provata soltanto l’accusa relativa all’introduzione in casa della donna.

Si chiude con una condanna a 2 anni e 2 mesi il processo ad un 44enne accusato di maltrattamenti, stalking, violenze domestiche, violazione di domicilio e violazione del divieto di avvicinamento.

Dopo anni di processo il giudice monocratico Crisafulli, accogliendo la tesi del difensore, l’avvocato Francesco Ponzio, lo ha assolto dalle accuse più gravi di maltrattamenti e stalking. L’uomo è stato condannato per la violazione di domicilio, la violazione del divieto di avvicinamento e le lesioni personali provocate alla donna con alcuni schiaffi. La difesa ha già preannunziato il ricorso in appello

L’episodio risale al luglio 2021: il 44enne senza fissa dimora di origine romena aveva forzato l’ingresso di casa della convivente, facendole male. La donna per paura si era rifugiata dalla madre. L’uomo aveva già il divieto di avvicinamento alla ex compagna, che quando è stata ascoltata, denunciando l’irruzione, ha raccontato di ulteriori episodi di maltrattamento, avvenuti fino al 2020, l’anno della fine della convivenza.