"Quando sarà a regime la nuova isola pedonale, verranno persi circa 320 stalli blu a pagamento con una perdita negli incassi Atm stimabile per difetto in almeno 500 mila euro per il solo 2014 e ci chiediamo se l'amministrazione abbia ben valutato le disastrose conseguenze che porterebbero al definitivo tracollo finanziario dell'azienda e se abbiano programmato adeguati correttivi".
A due giorni dall’istituzione dell’isola pedonale, il segretario di Orsa Trasporti, Michele Barresi, ed il responsabile Cub Trasporti, Francesco Urdì, fanno i calcoli sulle “misere” entrate dell’Atm, che potrebbero diminuire ancora. “Dai bilanci del 2012 – scrivono – si evince che sui 5 milioni introitati per la vendita dei biglietti, quasi la metà, 2 milioni e 250mila euro, provengono dai gratta e sosta. A questi, si devono aggiungere persino i costi gestionali e di esercizio per le navette dal Cavallotti a piazza Cairoli”.
Ed a fronte di queste perdite, non ci sono nuovi introiti. Anzi, nel bilancio di previsione del Comune, le somme da destinare all’Atm rimangono 17 milioni, insufficienti al pagamento dei soli stipendi, mentre non si hanno notizie del contratto di servizio.
“Rischiamo il collasso dell'azienda – denunciano Orsa e Cub – ed è grave che non ci sia dato modo di confrontarci per tempo con l'amministrazione sui risvolti di tali scelte, anche sull'impiego del personale ausiliario, al fine di trovare necessari correttivi condivisi. Se ai lavoratori della ztl, che sono pagati dall'Atm, vengono chieste ripetutamente, per spirito di collaborazione, mansioni legate alla mobilità cittadina, è opportuno nell'interesse di tutti che gli siano riconosciuti i necessari profili professionali per poter operare a sussidio del carente corpo di polizia municipale e che gli introiti delle multe da questi erogate vengano equamente destinate all'Atm per sopperire anche alla contrazione della zona ztl e fare cassa”.
Tutti problemi che vanno a finire nel calderone delle difficoltà storiche dell’azienda. Orsa e Cub hanno proclamato lo sciopero per il prossimo 24 gennaio dalle 9 alle 17. “Si continua a chiedere collaborazione al personale – dichiarano Barresi e Urdi – mentre l'azienda naviga a vista senza una riorganizzazione della forza lavoro che da tempo richiediamo ai nuovi vertici. Ma evitano il confronto, forse scomodo, col sindacato autonomo. Occorre combattere il portoghesismo sui mezzi incrementatosi negli ultimi mesi e riorganizzare la rete vendita destinando più uomini alle attività di controllo, vendita e verifica sia a bordo di bus e tram che ai box, magari destinando a tali attività il personale amministrativo in esubero. Queste sono le vere scelte che darebbero respiro alle casse dell'azienda e dimostrerebbero concretamente la volontà di discontinuità con la passata cattiva gestione del personale. Intanto i dipendenti, nonostante i contributi giunti dalla Regione e le promesse dell'amministrazione, attendono ancora oggi il saldo dello stipendio di dicembre e la tredicesima mensilità – concludono Barresi e Urdì –“.