A parole, le parti sembrano vicine come non mai. Tutti dicono di essere favorevoli ad un’isola pedonale in centro città ed aperti al confronto per arrivare ad una soluzione condivisa. L’isola attuale, però, ha le ore contate. Stamani è arrivata a palazzo Zanca la notifica dell’ordinanza del Tar e l’assessore alla Mobilità, Gaetano Cacciola, ha già firmato la lettera, indirizzata al dirigente Mario Pizzino, in cui si dà disposizione di riaprire al traffico tutte le strade intorno a piazza Cairoli.
Un controsenso, se davvero l’isola pedonale è voluta da quasi tutta la città, ma un obbligo di legge in esecuzione della decisione del Tribunale Amministrativo. E’ bene precisare che il Tar ha ordinato l’illegittimità della pedonalizzazione in quanto non inserita nel Piano Generale del Traffico Urbano, così come stabilito dal Consiglio comunale lo scorso 29 luglio. Una scelta che ha finito col cancellare l’isola pedonale, limitandola alla possibilità di un semplice ampliamento di piazza Cairoli. Una scelta che andava in controtendenza persino con quanto il Consiglio stesso aveva proposto, vale a dire l’atto di indirizzo per lo “spostamento” dell’isola sul viale San Martino fino all’incrocio con via Santa Cecilia.
In quell’occasione, i consiglieri motivarono la decisione con il timore che l’inserimento del viale San Martino pedonale nel Pgtu avrebbe potuto precluderne la sperimentazione ed un eventuale successivo passo indietro. Idea sconfessata, anche questa, dal Tar. In poche parole, l’isola pedonale deve essere prevista dal Piano Generale del Traffico Urbano, anche qualora sia solo a carattere sperimentale. Ogni modifica aggiuntiva o esclusiva non ha altra strada.
Ne ha preso atto anche il consigliere Giuseppe Trischitta, in prima linea nella “lotta” all’attuale isola pedonale e avvocato difensore di uno dei ricorrenti. Ottenuta la “vittoria” amministrativa, i toni sono molto più morbidi e concilianti. “Dai primi contatti che abbiamo avuto con i colleghi – afferma -, la volontà è quella di trovare una soluzione condivisa per una grande isola pedonale. A questo punto, chiediamo che sia il sindaco a convocare una riunione tra la giunta e i capigruppo. L’obiettivo è quello di chiudere la vicenda indipendentemente dagli aspetti legali. Per questo, è necessario al più presto un confronto, nel corso del quale siamo disponibili a discutere senza preclusioni e porre fine ad una guerra inutile”.
C’è allora la possibilità di riavere presto un’isola pedonale in centro città? “Noi siamo disposti a valutare le opportune modifiche al Piano del Traffico in modo tale da prevedere una nuova isola pedonale – risponde Trischitta -. E’ l’unica strada percorribile perché qualunque altra potrebbe incorrere nella stessa decisione che ha appena dato il Tar. Cerchiamo un contatto con l’amministrazione comunale perché ancora non conosciamo le loro intenzioni. Certo, è un percorso che richiede tempo perché è necessario raccogliere tutti i pareri ed è impossibile che si possa concludere prima di Natale. Per poter avere un’isola natalizia, la palla passa in mano ai ricorrenti. Andranno coinvolti anche loro per capire se è possibile trovare un accordo o se intendono proseguire il proprio percorso”.
(Marco Ipsale)