Il 30 settembre è alle porte. Quel giorno scadrà l’istituzione dell’isola pedonale temporanea in via dei Mille. Il futuro non è stato ancora pianificato nei dettagli, ma la volontà dell’amministrazione comunale è quella di dar seguito ad un esperimento considerato vincente. Non la pensano così quei commercianti che, in diverse occasioni, hanno manifestato il proprio malcontento. Alcuni di loro hanno anche avanzato un ricorso al presidente del Tar, chiedendo l’immediata sospensiva del provvedimento, ottenendo però l’effetto contrario.
Il presidente del Tribunale Amministrativo regionale non ha infatti ritenuto urgente la questione e l’ha rinviata al prossimo 8 ottobre. Una decisione che non modifica nulla dell’attuale isola pedonale e non preclude nulla sul futuro immediato. Neanche in quell’occasione si entrerà nel merito, ma si dovrà decidere solo sulla sospensiva. Un paradosso se si pensa che la proroga deliberata dall’amministrazione comunale perderà di efficacia il prossimo 30 settembre. Il rinvio equivale dunque ad un rigetto perché anche se l’8 ottobre dovesse essere accolta la richiesta di sospensiva non ci sarà più nulla da sospendere. Si entrerà nel merito solo nel corso del processo che, a questo punto, potrebbe riguardare esclusivamente fattori economici senza avere alcun riflesso sulla presenza o meno, attuale e futura, dell’isola pedonale. Al momento, però, non si conosce neppure la data della prima udienza.
Ovviamente soddisfatto l’assessore alla Mobilità, Gaetano Cacciola, che spiega: “Per proporre un ricorso al presidente del Tar bisogna esplicitare la condizione di urgenza. Condizione che non è stata ritenuta valida. Non è un giudizio esplicito né definitivo, ma nella sostanza vuol dire che stiamo seguendo la procedura corretta. Siamo quindi ottimisti, perché anche se arrivasse la sospensione non avrebbe effetti e non si entrerebbe nel merito della vicenda”.
A questo punto, ci si chiede cos’accadrà dal 1. ottobre. L’isola pedonale rimarrà certamente a piazza Cairoli, visto che è stata inserita nel nuovo Piano Generale del Traffico Urbano. Il disaccordo sta soprattutto su via dei Mille ed il Consiglio comunale ha avanzato la proposta di “trasferire” la pedonalizzazione sul viale San Martino fino all’incrocio con via Santa Cecilia.
“Adesso, come concordato – aggiunge Cacciola – lavoreremo per eliminare i punti critici e, d'intesa con i cittadini, le associazioni, la quarta circoscrizione ed il Consiglio comunale, formuleremo una proposta il più possibile condivisa che possa andare nella direzione del miglioramento della vivibilità dell'intera area, garantendo uno spazio definitivamente libero dal traffico ed aperto alle esigenze di tutti i cittadini".
Si cercherà, dunque, di trovare una soluzione comune, ma non sarà facile. Amministrazione comunale e IV circoscrizione viaggiano sulla stessa lunghezza d’onda. Nell’arco di questi venti giorni, si proverà invece a trovare l’accordo col Consiglio comunale, che si è schierato a difesa dei commercianti dissenzienti e sembra fermo sull’idea di riaprire al traffico almeno la via dei Mille.
Ma cosa succederebbe se l’accordo non si trovasse? “Partiamo da questo concetto: le isole pedonali devono essere delineate dalla giunta, che si prende le proprie responsabilità – afferma l’assessore -. Il Consiglio comunale deve indicare le aree pedonali che possono essere inserite in città ma sono due compiti distinti e non confondibili. Siccome l’isola ha creato alcune problematiche, non vogliamo arrivare al muro contro muro ma ridiscutere insieme per comprendere le idee di ognuno ed arrivare ad una delimitazione condivisa, soprattutto con la città e con i commercianti”.
Qual è la valenza della modifica del Piano Urbano del Traffico operata dal Consiglio comunale? “E’ una delibera che forse è persino illegittima – risponde Cacciola -. Il Consiglio avrebbe dovuto dare una strategia di carattere generale e porre delle condizioni, non delimitare un’area. Tra l’altro hanno proposto un’isola talmente stretta da non essere contemplata in nessuno dei Put di altre città. Se li andiamo a vedere, notiamo che sono inserite indicazioni di aree vaste, all’interno delle quali scegliere le aree pedonali che devono essere non meno di un tot di chilometri quadrati. Aggiungendo altre aree pedonali, rispetto alla delimitazione operata dal Consiglio comunale, non si va in contrasto col Put. Lo faremmo se proponessimo isole pedonali che nulla hanno a che vedere con piazza Cairoli, in tutt’altra zona, ma non è questo il caso. Quanto dico è attestato da diverse sentenze del Tar”.
(Marco Ipsale)