Il responso era atteso per lo scorso 18 novembre ma il Cga si è riservato la decisione. Tempi che potrebbero essere anche lunghi, per l’isola Cairoli ad esempio sono passati quasi 5 mesi, e una “maledizione” che sembra abbattersi sui lavori di completamento dello svincolo di Giostra, attesi da quasi vent’anni, che ora verranno realizzati nell’ambito dell’appalto di rifacimento del viadotto Ritiro.
“Potrebbero passare sei mesi, forse anche un anno – afferma il direttore generale del Consorzio Autostrade Siciliane, Salvatore Pirrone – ma noi abbiamo il dovere di fare le opere e non possiamo aspettare la sentenza del Cga, anche perché non abbiamo motivo di ritenere che possa ribaltare l’aggiudicazione”. La gara, lo ricordiamo, è stata vinta dalla Toto Costruzioni Generali un anno fa, il 18 dicembre 2014, prima che arrivassero i ricorsi della seconda classificata, la Sicurbau.
A meno di colpi di scena, dunque, la strada verso l’avvio dei lavori sembra spianata. Il problema è che, questioni giudiziarie a parte, la parte burocratica non si è ancora conclusa. Se n’è discusso ieri, nel corso di un incontro in Prefettura al quale hanno partecipato, oltre a Pirrone, anche il presidente Faraci e il rup Sidoti per il Consorzio Autostrade, gli ing. Fogliano e Renda dell’Anas, l’assessore De Cola e l’ing. capo del Genio Civile, Santoro. “Ci siamo aggiornati all’11 gennaio – riprende Pirrone – e per allora dovremmo avere tutto pronto, a partire dalle autorizzazioni di Soprintendenza e Forestale che ancora mancano ma saranno una formalità. Abbiamo trasferito tutti gli atti all’Anas, che ha fornito la sua disponibilità, perché dia l’ok definitivo alla bretella che diventerà l’uscita dello svincolo di Giostra, da utilizzare nel momento in cui demoliremo le campate del Ritiro. Non dovrebbe esserci alcun problema perché si tratta di due sole campate ma non possiamo indicare tempi precisi perché non dipendono da noi, speriamo che nulla vada di traverso. Già prima di Natale convocheremo l’impresa per avviare una prima fase di cantierizzazione. Subito dopo l’approvazione, il progetto esecutivo sarà inviato al Ministero e si potrà partire con i lavori”. Quando? “Spero entro il mese di marzo – conclude Pirrone -”.
(Marco Ipsale)