Elios Manzi ha iniziato benissimo ai recenti europei di Sofia. Il santateresino nella categoria 66 chilogrammi, dopo aver strapazzato l’inglese Gregg Varey con wazari e successivo ippon, ha poi eliminato una delle quattro teste di serie: il forte israeliano Tal Flicker, per tre sanzioni. Con la successiva vittoria ottenuta con un ippon esplosivo di o uchi gari (grande falciata interna) sull’ucraino Yevhen Honcharko, il ventiseienne siciliano ha meritato un posto nella finale per il bronzo europeo (che aveva già messo al collo a Kazan 2016 nei 60 kg).
In finale ha trovato la forza per imporsi in un incontro molto difficile e fisico (Yashar Najafov) che nei quattro minuti canonici non aveva portato ad alcun vincitore, con una situazione di shido perfettamente equilibrata (due a testa). Ci si è giocato il tutto per tutto al Golden Score e, grazie a un Ko-uchi-makikomi, (piccolo avvolgimento interno) l’ippon si è materializzato dopo 1’33”.
“Sono felicissimo di questo risultato – ha dichiarato Manzi ai piedi del podio – ho passato un brutto periodo per via di infortuni e altro e questa iniezione di fiducia era quello che ci voleva. Ho gareggiato solo con l’idea di affrontare un incontro per volta divertendomi e facendo divertire il pubblico. Dedico questa medaglia a me stesso, al mio maestro che forse ci ha creduto più di me, alla mia famiglia e a quelle poche persone che nonostante il brutto periodo mi sono state vicine”.