Presentato il Festival Internazionale a Ferrara

“La città deve difendere questo festival”. Questa l’affermazione di Massimo
Maisto, vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Ferrara, che ha
aperto oggi la conferenza stampa di presentazione della sesta edizione del
festival Internazionale a Ferrara che si terrà dal 5 al 7 ottobre.
Maisto prosegue affermando che, dopo il terremoto, non c'era niente di
scontato ma tutta la città ha risposto positivamente e il festival è una
occasione per riappropriarsi di spazi che erano stati resi inagibili dal sisma.
L’Assessore sottolinea però che la città deve difendere di più questo festival
dal punto di vista economico, perché le risorse private arrivano tutte da fuori
città.
Prende la parola Marcella Zappaterra, Presidente della Provincia di Ferrara,
che esordisce dicendo: “sono molto felice: una espressione forse poco
istituzionale ma vera”. Questa edizione del festival sarà particolarmente
speciale e il tema centrale, la crisi come opportunità di cambiamento, sembra
ideale per questo territorio, prosegue Zappaterra, che aggiunge “mi associo
all’appello di Maisto: tutti dobbiamo fare il massimo possibile per non perdere
il festival. Perdere Internazionale sarebbe come perdere le speranze di
recuperare una generazione di giovani abbandonata a se stessa”.
La conferenza stampa prosegue con l’intervento di Chiara Nielsen,
Vicedirettore di Internazionale, che traccia quelli che saranno i temi portanti
del festival: economia, donne, cooperazione e Medio Oriente.
Pasquale Nappi, rettore dell’Università di Ferrara, condivide il sentimento di
felicità di Marcella Zappaterra e sottolinea come Internazionale porti in città
iniziative culturali di spessore molto elevato delle quali potranno beneficiare i
18.000 studenti dell'Università, che quest’anno mette a disposizione Palazzo
Tassoni, sede della facoltà di architettura.
Paolo Marcolini, presidente di ARCI Ferrara, ringrazia tutti i partner che hanno
reso possibile il festival, ricordando in particolare il ruolo della regione Emilia-Romagna.
Le contribuzioni private hanno raggiunto il 76% per questa
edizione, prosegue Marcolini, che si unisce a Maisto e Zappaterra nell’augurio
che la città possa essere più presente nel supportare il festival anche da un
punto di vista economico.
Interviene Alice Bolognesi, presidente dell’associazione IF, che ringrazia le 11
persone che lavorano nella produzione, gli 80 responsabili di spazio, e tutte le
persone che lavorano e collaborano per rendere possibile l’evento.
Walter Dondi, direttore della Fondazione Unipolis, sostiene che la crisi, il tema
centrale del festival, non è solo economica ma coinvolge il modo di pensare al
lavoro. Vi saranno tre incontri sulla cooperazione che forniranno nuove
proposte e modelli di lavoro ed economia.
Sergio Cecchini, direttore della comunicazione di MSF Italia, interviene
dicendo che Internazionale a Ferrara è un modello nel quale si mescolano
buona organizzazione, buona amministrazione, buona qualità delle proposte;
Ferrara è un esempio che attrae giovani, pubblico, realtà importanti dal punto
di vista sociale e economico.
Roberta Ziosi, da pochi giorni Presidente della Fondazione Teatro Comunale
di Ferrara, ricorda e ringrazia i molti che hanno sostenuto il restauro del
Teatro e sottolinea come il teatro voglia collaborare con tutti i soggetti che si
occupano di cultura e vogliano fare sistema.
Continua Fabio Mangolini, responsabile Progetti Speciali dell Fondazione
Teatro Comunale di Ferrara, raccontando come, dopo il terremoto, i cittadini
chiedevano quando avrebbe riaperto il nostro teatro. “Anche il festival di
internazionale è nostro”, dice Mangolini. È necessario puntare sulla cultura
produttiva, quella che crea creatività
Maisto conclude ringraziando tutte le associazioni che con passione hanno
organizzato eventi in contemporanea al festival e che rendono questo
appuntamento ancora più ricco e stimolante.