Un 8 marzo dedicato alla realizzazione di una rete solidale,formata da associazioni tutte con lo stesso scopo di solidarietà. Ad organizzare l’ambizioso progetto per questa giornata ,che dovrebbe essere di emancipazione per la donna, la Comunità Lelat .
Annamaria Garufi Presidente,ha voluto realizzare un incontro aperto a tutte le associazioni di volontariato della città,per rendere possibile una forma di cooperazione e conoscenza tra persone che tutti i giorni operano per aiutare chi ha bisogno. L’ incontro è avvenuto nei locali della Lelat in via G.Alessi (alle spalle del carcere di Gazzi).L’evento, quest’anno,è stato dedicato a tutte quelle madri che si sono private dei propri figli,facendo inimmaginabili sacrifici per far sì che i minori potessero imbarcarsi verso l’Italia e lasciare la propria sterile e invivibile terra con il sogno di un futuro migliore.Purtroppo,con la cancellazione della protezione umanitaria della legge Salvini, tutti i sacrifici fatti da quelle madri rischiano di essere resi vani,in quanto al compimento del diciottesimo anno di età, scadrà la protezione che l’Italia sta fornendo ai minori, che non avranno piu’ diritto di essere accolti e supportati. Purtroppo,per poter restare, i ragazzi avranno bisogno del passaporto nazionale che sarà quasi impossibile ottenere, per averlo dovranno spostarsi nel nord dell’Italia, o addirittura all’estero a costi altissimi.Per questo la Lelat e le associazioni che hanno partecipato al progetto ,hanno deciso di lanciare una raccolta fondi straordinaria da destinare al comitato “Messina Solidale” che distribuirà i ricavati a secondo dei bisogni. una Rete solidale che la Lelat ha voluto costituire allo scopo di sostenere gli immigrati neo maggiorenni .Presenti alla serata di solidarietà le associazioni: Lelat,Arci,S.Egidio,Migrantes,AddioPizzo,Caritas,CambiamoMessinadalBasso,Nuovi Orizzonti,Cgl e Uil.Coinvolte nel progetto l’assessore Carlotta Previti,assessore designato al reperimento di finanziamenti statali europei e l’ assessore ai servizi sociali Alessandra Calafiore.
Durante la manifestazione di ieri i ragazzi della Lelat hanno piantato un albero di mimosa ,simbolo dell’ 8 marzo,la Garufi ha voluto proporre al pubblico la lettura di una preziosa ricerca sulle conquiste che le donne hanno raggiunto a livello legislativo dal 1908 ad oggi.Molto toccanti i brani letti dal direttore Lelat Gabriella Calabro’ e dall’operatrice Carmen Siracusa tratti dal libro “Lacrime di Sale”, episodi e racconti del medico eroe di Lampedusa.Una giornata della Donna diversa, perché dedicata a donne speciali,ma sopratutto a madri disperate ,che lacerate dal grande dolore della separazione dai figli,rischiano di vedere vanificato questo “Inumano Sacrificio”. CHIARA CENINI.