MESSINA – Sono attesi in Tribunale il prossimo 23 novembre gli indagati nell’inchiesta sui furti con ricettazione gestiti da una gang di Giostra. La Procura di Messina ha chiesto il rinvio a giudizio di tutte le persone coinvolte, sia quelle considerate nella “banda”, sia quelli imputati su singole ipotesi di ricettazione, in qualche caso acquisti di pezzi di ricambio di poche centinaia di euro.
Sarà quindi il giudice per le indagini preliminari Claudia Misale ad effettuare un primo vaglio delle loro posizioni e delle richieste del Pubblico Ministero Giuseppe Adornato, titolare del fascicolo. Ecco tutti i nomi di quelli coinvolti nel blitz del luglio scorso: Alessio Nostro, Francesco Bucalo, Pietro Micali, Giuseppe Astuto, Marcello Nunnari, Pippo Molonia, Giovanni Cantarella, Natale Schifilliti, Gabriele Fratacci, Gaetano Batessa, Nunzio Buscemi e Massimiliano Santapaola.
La banda è stata incastrata grazie alle intercettazioni telefoniche e gli sms. Erano “in codice”, ma gli investigatori li hanno decriptati con facilità, scoprendo come mettevano a segno i furti, di mezzi di lavoro soprattutto. Tutti a Giostra sapevano chi c’era dietro ai raid, spiegano gli inquirenti, tanto che dopo ogni furto chi lo subiva sapeva sempre a chi rivolgersi per tentare di riavere indietro il maltolto. Pagando, però.
All’udienza preliminare saranno impegnati gli avvocati Cinzia Panebianco, Alessandro Trovato, Luigi Gangemi, Daniela Garufi, Salvatore Silvestro, Antonio Amata, Alessandro Billè, Carlo Caravella e Giovanni Mannuccia.