MESSINA – 92 persone salvate in mare, 114mila euro di sanzioni e 18mila kg di rifiuti raccolti In occasione dello spostamento ai vertici della Capitaneria di porto di Messina. L’occasione per un bilancio delle attività, dall’ottobre 2023, è il cambio ai vertici. Il capitano di vascello Francesco Terranova lascia il comando e arriva il capitano di vascello Luciano Pischedda, proveniente dalla Direzione marittima di Palermo. Terranova va al comando generale del Corpo delle capitanerie di porto a Roma.
Questa la nota della Capitaneria, che parla di “un anno intenso”: “In particolare per quanto riguarda il porto sono stati garantiti, unitamente all’Autorità di sistema portuale, elevati standard di sicurezza al contempo mantenendo e incrementando i traffici navali. Il porto di Messina con oltre 10 milioni di passeggeri l’anno è di gran lunga il primo porto passeggeri in Italia e nel corso di quest’anno è stato scalato da quasi 300 navi da crociera e 700.000 crocieristi”.
E ancora: “Il sistema di sicurezza coordinato dalla Capitaneria e costituito dai servizi tecnico nautici, piloti, rimorchiatori e ormeggiatori, costituisce un elemento di forza del porto e un fattore attrattivo per i grandi player internazionali del settore. È grazie alla costante attività di analisi e risoluzione di criticità
che le complesse manovre delle grandi navi avvengono con apparente facilità consentendo al nostro porto di esprimere al massimo le sue potenzialità con l’ormeggio, in alcuni casi, di 4 navi da crociera contemporaneamente”.
Sottolinea la Capitaneria: “Lo Stretto di Messina, per la sua unicità e caratteristiche uniche al mondo, ha richiesto un notevole impegno in materia di sicurezza dove la Capitaneria di porto di Messina ha
esercitato la propria esclusiva competenza e responsabilità sulla navigazione marittima. Crocevia di rotte internazionali e nazionali sul quale veglia 24 ore al giorno il centro di controllo del traffico marittimo della Guardia Costiera, il Centro Vts, che nel corso dell’ultimo anno ha seguito e assistito le oltre 12.000 navi che hanno attraversato lo Stretto in senso longitudinale e oltre 100.000 transiti tra la Sicilia e la Calabria. Un servizio impegnativo che la Capitaneria svolge senza clamore garantendo la sicurezza in una area
marittima ad alto rischio, ma consentendo allo stesso tempo che le tante attività che caratterizzano lo splendido scenario dello stretto possano svolgersi convivendo con il traffico mercantile. Il riferimento è in particolare all’ormai consolidata tradizione delle traversate a nuoto, che la scorsa stagione estiva sono state oltre 60, ma anche all’intenso traffico diportistico e alla pesca del pescespada con le feluche, tutte attività che si sono svolte in mezzo allo stretto grazie alla sorveglianza ed alla regolazione del traffico navale del centro Vts”.
Continua la Capitaneria: “L’impegno a tutela dell’ambiente marino e costiero è stato totale, mirato alla protezione dello splendido mare e delle coste. In tale ambito, sotto il coordinamento della Procura
della repubblica e con il supporto tecnico di Arpa Sicilia, la capitaneria ha condotto complesse attività di accertamento per illeciti in danno dell’ambiente con il sequestro di due cantieri navali e di una struttura alberghiera; più in generale in materia ambientale sono stati condotti oltre duemila controlli sul demanio marittimo, elevate 856 sanzioni, elevate 34 informative di reato ed elevate sanzioni per 114.000 €.
Inoltre, in materia di pesca, sono stati effettuati oltre duemila controlli con 138 infrazioni
rilevate e 758 attrezzi da pesca sequestrati e 2.592 Kg. di pescato sequestrato”.
“L’attività di prevenzione e repressione degli illeciti è stata sempre accompagnata dal concreto impegno per la risoluzione dei problemi e l’eliminazione delle situazioni di inquinamento. Il riferimento è, in particolare, agli interventi di bonifica e rimozione di strutture abusive realizzate in mare e lungo la costa, attività che ha visto fianco a fianco Capitaneria e Comune di Messina in uno sforzo congiunto per restituire alla pubblica fruizione e al decoro aree costiere degradate e inquinate dalle quali sono state rimossioltre 18.000 chili di rifiuti”.
Conclude il comandante Terranova: “Impegnativo è stata anche l’attività a tutela della salvaguardia della vita umana in mare, laddove, grazie allo spirito di sacrificio delle donne e degli uomini che hanno costantemente pattugliato il territorio di competenza sia a terra che per mare, sono stati condotte 48 complesse operazioni di soccorso e salvate 92 persone”.