MESSINA – “L’emergenza del condominio Mela verde, da tempo senza servizi? La casa va pagata. Il problema è culturale e riguarda molti cittadini e tante abitazioni: non puoi pensare di stare in un alloggio comunale e non corrispondere quanto previsto per il canone di locazione, dai 50 ai 208 euro, e il condominio. Come Arisme, non possiamo sempre anticipare. Ci sosteniamo con gli affitti ed è una questione di giustizia nei confronti di chi paga regolarmente. Sono già partite le diffide e abbiamo dato incarico ai nostri legali di avviare da maggio il recupero crediti. Il tempo di figli e figliastri è finito. Devono pagare tutti e, invece, negli alloggi comunali ex Iacp e dati agli ex baraccati grazie al risanamento, oltre che nelle botteghe, paga solo il 40 per cento”. Al telefono, dopo una recente intervista video sull’argomento, il presidente dell’Agenzia comunale per il risanamento, l’avvocato Vincenzo La Cava, è perentorio: “Così non si può andare avanti ma non lasceremo da soli chi ha bisogno, le persone con disabilità ad esempio. Ma nessuna attenuante a chi non paga. La situazione va regolarizzata”.
Aggiunge La Cava: “Abbiamo botteghe con debiti per 110mila euro. Procederemo, pignorando le quote sociali. Ieri ho fatto un sopralluogo in un’altra zona e l’ho detto chiaramente agli abitanti del condominio: l’ascensore, la luce e ogni altro servizio va pagato. Noi siamo disponibili ad accogliere le rateizzazioni: magari si mettono venti euro in più al mese e si comincia a sanare il debito, ma non si può permettere l’arbitrio. E per chi paga in un condominio di morosi? Chi è in regola avrà una nuova collocazione. Stiamo predisponendo un tavolo tecnico e sposteremo queste persone. Un altro grande problema è, però, la carenza d’immobili in città. Le soluzioni non sono immediate”.