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La Cometa del Secolo ora sarà visibile ad occhio nudo, ecco i luoghi ideali per l’osservazione

La cometa C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS, ribattezzata la Cometa del Secolo per le altissime aspettative della comunità scientifica (e non solo) sulla sua luminosità e bisogna ammettere che non le ha deluse.

La cometa è riuscita a sopravvivere al suo passaggio al perielio. Difatti quando un corpo celeste passa troppo vicino ad una stella, in questo caso il nostro Sole, c’è il rischio che nel suo nucleo avvenga una eccessiva sublimazione che porta alla disgregazione prematura del corpo stesso. Nel caso di C/2023 A3 questo punto critico era rappresentato dal passaggio al perielio, il punto della sua orbita più vicino al Sole, ad “appena” 58 milioni di chilometri.

Magnitudine vicino a 4

La cometa è riuscita a sopravvivere, sbucando da dietro il Sole in tutta la sua luminosità. Dalle recenti osservazioni pare abbia raggiunto una magnitudine di -3,3, ossia è leggermente meno brillante di Venere, il corpo celeste più luminoso nel cielo dopo il Sole e la Luna.

Scatto effettuato nella serata di ieri, poco dopo le 19:15 dai Peloritani.

C/2023 è la cometa più luminosa degli ultimi 13 anni ed era dal 1997, dai tempi di Hale-Bopp, che nell’emisfero nord non si osservava una cometa di tale importanza. Tuttavia è bene specificare che le comete diventano visibili ad occhio nudo quando si avvicinano alla magnitudine 4. Proprio nella serata di ieri è stata possibile osservarla ad occhio nudo, grazie anche alle condizioni meteorologiche ideali, caratterizzate da aria secchissima in quota e una particolare densità dell’atmosfera (si l’atmosfera ha una densità che cambia da momento a momento).

Dove è possibile osservarla?

Purtroppo la cometa sarà possibile vederla ad un orario, subito dopo il crepuscolo del tramonto, in un punto sfavorevole per avvistarla da Messina. I Peloritani fanno da schermo, inoltre la cometa scenderà verso la linea dell’orizzonte troppo rapidamente, per scomparire quasi del tutto dopo le 20:00.

Lo scatto di ieri effettuato da Daniele Ingemi, nel momento in cui la Cometa appariva visibile ad occhio nudo.

Per vederla e fotografarla è necessario salire sui colli, appostandosi durante l’orario crepuscolare su una radura, o un punto panoramico privo di inquinamento luminoso (esempio Pizzo Chiarino), esposto ad ovest, direzione Eolie e Milazzo. Anche dalla costa tirrenica è possibile ammirarla, ma per vederla ad occhio nudo è necessario scegliere luoghi molto lontani dai centri abitati, in assenza di luminosità. Tipo la zona di Capo Milazzo, Capo Calavà, o le spiaggette che guardano verso ovest. In questo caso, non appena scompare sotto l’orizzonte l’ultima luce crepuscolare, C/2023 sarà possibile ammirarla ad ovest, sulla destra di Venere, ben distinguibile dalla sua enorme coda.