Politica

“La crisi idrica a Messina? Responsabilità delle Giunte De Luca e Basile”

MESSINA – “La crisi idrica che Messina prima ha allontanato e oggi è costretta ad affrontare non è causata solo dalla critica situazione che sta vivendo la Sicilia in questi mesi. Le responsabilità sono di chi amministra dal 2018: le Giunte De Luca e Basile. E il piano di distribuzione è stato fatto solo il 5 agosto. Se è vero, infatti, che la città perde il 56,6 per cento di acqua si ripropone, ancora una volta, la questione di avere una rete vetusta e sulla quale non si agisce da anni in modo programmatico e responsabile. Eppure, è indimenticabile la drammatica situazione che Messina ha vissuto nel 2015, dandoci la ‘peggiore’ ribalta nazionale e internazionale sui media”. Così, in una nota, il coordinamento cittadino di Forza Italia, con il suo coordinatore Antonio Barbera.

“Ciò significa – prosegue la nota – che chi amministra ormai dal 2018 deve seriamente assumersi le proprie responsabilità. È finito il tempo delle ‘colpe di chi c’era prima’ e di certo non è neppure colpa ‘del destino’, visto che l’amministratore Basile è la prosecuzione della giunta De Luca e sei anni sono un tempo sufficiente perché la questione fosse risolta o quanto meno affrontata con un imprinting diverso”.

“Un piano di distribuzione solo il 5 agosto”

“L’amministrazione, invece, ha preferito persino prima minimizzare il problema – prosegue Barbera – e, quando la situazione è divenuta complicata agire senza soluzioni, ma approntando situazioni tampone che cambiano di giorno in giorno: c’è da chiedersi, è ammissibile predisporre un piano di distribuzione solo il 5 di agosto? È incredibile scoprire che ci siano zone della città che usufruiscono dell’acqua 24 ore su 24 e altre dove i rubinetti rimangono asciutti. La situazione si presentava già allarmante a maggio con un calo della portata di 250 litri di acqua al secondo. Inoltre, le autobotti impiegate sul territorio cittadino e nei quartieri sono poche. Nessuno comunica quanti pozzi nuovi esistano. Assistiamo a una comunicazione poco trasparente, che testimonia gravissimi problemi comunicativi e di programmazione. Non è più tempo dei diremo faremo, ma si doveva dire e fare da molto tempo”.

Secondo gli azzurri, “ci sono responsabilità da parte dei vertici di Amam. Non è così che si amministra. Messina non è un condominio, ma, lo ricordiamo, è una città metropolitana dove l’azione amministrativa non più vivere di soluzioni estemporanee e mutevoli da un giorno all’altro”.

“Da chiarire navi da crociera e acqua a Taormina”

“C’è da capire, infine, – conclude la nota di Forza Italia – quanto in queste settimane drammatiche pesi l’approvvigionamento idrico delle numerosi navi da crociera che si fermano nel porto di Messina e da chiarire immediatamente lo ‘scambio’ di acqua con il Comune di Taormina, dopo i lavori di sostituzione dei tubi di adduzione idrica a Calatabiano, visto che a Taormina l’acqua c’è mentre a Messina arriva con il contagocce. E nel Comune ionico è stato realizzato un innesto che preleva acqua dalla condotta del Fiumefreddo destinata a Messina. Se è vero che, come dicono, l’acqua è restituita in eguale quantità da un altro acquedotto, qui i conti non tornano e nemmeno l’acqua (sull’argomento è intervenuto il sindaco Basile nei giorni scorsi, n.d.r.)”.