Proseguono le iniziative culturali all’Archivio di Stato di Messina. Domenica 11 ottobre 2020 è in programma una mostra espositiva dal titolo “Cure e rimedi nella Messina antica”. L’ingresso è gratuito e l’orario in cui sarà inaugurata la mostra è la mattina dalle 9:00 alle 13:00, presso la sede dell’Archivio di Stato in Via La Farina.
Successivamente la mostra resterà aperta e fruibile al pubblico il martedì e il giovedì seguenti, dalle ore 10 alle 12 e poi il pomeriggio dalle ore 15 alle 17. La mostra, “Cure e rimedi nella Messina antica”, fa parte dell’iniziativa “Un ponte virtuale sullo Stretto” e quindi parte dei documenti sarà digitalizzata e fruibile da casa sulla pagina Facebook dell’Archivio di Stato di Messina, dove gli esperti archivisti li commenteranno.
L’evento si svolgerà nel rispetto delle misure sanitarie previste dalla normativa nazionale e dalle disposizioni vigenti, con ingresso contingentato e obbligo dell’uso della mascherina.
Le domeniche di carta sono delle giornate a tema, organizzate dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo. Prevedono l’apertura straordinaria di archivi e biblioteche statali. Le giornate sono pensate per avvicinare i cittadini al ricco patrimonio librario e documentale conservato in splendidi luoghi della cultura. Questa in particolare alla luce dell’attualità stringente, e per diffondere la conoscenza storica conservata, avrà come tema principale le emergenze sanitarie.
Beni di eccezionale valore storico e artistico che i visitatori potranno scoprire attraverso la mostra fisica e la mostra digitale tramite internet. Per l’occasione si potranno ammirare la pregevole bellezza dei documenti antichi e di pregio di notevole interesse storico conservati.
I documenti esposti racconteranno in particolare la storia della medicina in città attraverso i secoli, le epidemie, le misure di contenimento e reazioni della popolazione messinese. Saranno esposte le pergamene che istituivano le prime strutture ospedaliere in città tra il 1400 e il 1500. Ci saranno documenti che testimonieranno come la città, tramite il suo porto molto attivo in passato, veniva contagiata da malattie portate da altri luoghi.
Fa sorridere inoltre, pensando al Covid-19, come già in passato – ed è possibile testimoniarlo tramite un documento che sarà esposto – alla città di Messina veniva notificata la possibilità di ammalarsi di una febbre particolare portata da una nave proveniente dalla Cina. A ciò si aggiungono documenti della Prefettura durante il periodo fascista in cui, nell’ambito di una campagna antitubercolare, era stata disegnata una piantina che mostrava le zone rosse da non attraversare in città.
La stessa campagna anti tubercolosi vide la nascita addirittura di francobolli ad hoc, collezionati e anch’essi esposti nella mostra di domenica prossima. Infine ci sarà una raccolta di documenti che descrivevano i rimedi sanitari innovativi e gli antichi medicamenti, mostrando quali ingredienti erano usati per crearli.