«Da ieri tutti mi chiedono se sono più rilassata. Sono contenta, questo è innegabile. Ma finché non lo vedrò rientrare a casa resterò ancora con questo stato d’animo “sospeso”. Una cosa è certa: non vedo l’ora che torni».
Sono le parole di Valentina Santonoceto, la fidanzata di Alessio Aliberti, il giovane messinese bloccato su una nave al largo della Cina dai sei mesi. Due giorni fa finalmente la notizia tanto attesa: gli italiani a bordo della nave mercantile Mba Giovanni, ferma al largo di Huanghua, nord est della Cina, dal 29 giugno, potranno tornare in Italia. Lo ha annunciato il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio e in pochissimo tempo la notizia ha iniziato a rimbalzare ovunque. Il telefono di Valentina non ha smesso di squillare un attimo. Incredulità, speranza, gioia. Tante sensazioni, un mix di emozioni miste al timore che possa accadere ancora qualcosa.
«Quando mi hanno informato ho iniziato a mandare messaggi ad Alessio, ma stava dormendo in attesa di iniziare poi il suo turno. Quando si è svegliato ha trovato decine di messaggi. Era frastornato, ma felice finalmente di sapere che questa disavventura sta per finire».
Alessio e gli altri membri dell’equipaggio stanno bene, ma dopo tanto tempo in mare sono stanchi. Valentina racconta che forse una delle cose peggiori di questi mesi è stata la totale incertezza. Erano abituati alla lontananza, ai sacrifici di chi sceglie la vita di mare. Ma non avere una data di ritorno e rimanere “intrappolati” su una nave senza la possibilità di mettere piede a terra non è stato facile.
Valentina a Messina, il suo fidanzato per un anno a bordo di una nave. «Alessio si è imbarcato il 27 dicembre dello scorso anno. Non lo vediamo da allora. E’ stato un anno lunghissimo, difficile. Adesso aspettiamo di sapere come e quando avverrà il suo ritorno in Italia insieme agli altri colleghi italiani. Sicuramente passeranno ancora delle settimane prima di poterlo riabbracciare e forse saranno le più lunghe di questi mesi di attesa. Appena arriverà, Covid permettendo, saremo pronti a festeggiarlo».
La nave su cui si trova Alessio, insieme ad altri cinque italiani e tredici filippini, doveva trasportare un carico di carbone dall’Australia alla Cina. Nel frattempo però la Cina blocca queste importazioni. Siamo a giugno 2020. E con il Covid la Cina vieta i cambi di equipaggio e gli spostamenti in nazioni vicine. Così rimangono fermi in mezzo al mare. Passano i mesi, gli appelli in Italia si moltiplicano. I sindaci delle città degli italiani bloccati in Cina si mobilitano. Il Ministro degli Esteri e la Farnesina lavorano per raggiungere un accordo con la Cina. Nel frattempo arriva anche il Natale. «Hanno fatto una cena della vigilia e poi il pranzo di Natale tutti insieme. Adesso faranno lo stesso per questo capodanno. Questa volta però avranno finalmente qualcosa da festeggiare davvero».
Lei e tutta la famiglia adesso inizieranno a contare i giorni. Ad aspettare Alessio c’è anche Yako, il suo amato cane. E Valentina ci scherza su: «Adesso l’unico pensiero di Alessio è tornare nella sua terra, a casa. E so già che il primo che vorrà riabbracciare sarà Yako».