MESSINA – Dopo le europee Cateno De Luca lo aveva annunciato: “Ci sarà una verifica della Giunta Basile lunga 10 mesi, quando scadranno i vertici delle partecipate, per valutare sia gli assessori sia l’azione dei vari Cda”. Ma l’impressione, a Palazzo Zanca, è che i tempi siano maturi per alcuni cambiamenti. Sul fronte dell’amministrazione comunale, si dà per scontato l’arrivo di Laura Castelli come assessora. Da mesi, la presidente di Sud chiama Nord ed ex sottosegretaria Cinquestelle, torinese, viene data come new entry al posto dell’assessore Pietro Currò, con una rimodulazione però delle deleghe e forse un cambiamento nella vicesindacatura.
Sul fronte delle partecipate, invece, ormai Giuseppe Campagna serve al De Luca sindaco di Taormina come presidente h24 dell’Asm, Azienda servizi municipalizzata. E la presidenza della società a Messina, più che al vicesindaco Mondello, che rimarrà in ogni caso assessore in Giunta, potrebbe andare a Carla Grillo, componente del Consiglio d’amministrazione e avvocata.
In più, è stata nominata come consulente per la comunicazione del sindaco la giornalista Valeria Brancato, già addetta stampa di De Luca e di Sud chiama Nord, con un compenso mensile di 1500 euro. L’obiettivo è rafforzare l’immagine della Giunta in un frangente difficile sul piano politico, aggravato dalla crisi idrica.
In ogni caso, il vero quesito è uno solo: tra entrate e uscite, prevarranno le esigenze amministrative del sindaco o le strategie politiche di De Luca in vista degli scenari futuri delle regionali? Una domanda che s’aggancia ad altre non meno rilevanti. Basile sindaco uscirà rafforzato dal rimpasto? E, soprattutto, gli sarà dato quel supporto progettuale e di competenze di cui Messina ha bisogno, oggi più che mai?
Più che muovere le mosse dello scacchiere, l’augurio è che De Luca e Basile pensino a come migliorare la qualità della loro Giunta e l’azione delle partecipate.