SANTO STEFANO D’ASPROMONTE – A Gambarie, località sciistica per eccellenza nel Reggino e ben conosciuta e assai frequentata da tanti appassionati del resto della Calabria e della Sicilia, insieme a un’ondata di freddo particolarmente intenso che ha scandito gli ultimi giorni ieri, così come nella giornata odierna – come da foto – è arrivata la neve.
Segnala l’Amministrazione comunale di Santo Stefano d’Aspromonte che però il manto bianco attualmente ha uno spessore che oscilla tra i 10 e i 15 centimetri: «Eccellenti per gustarsi il bellissimo ambiente montano e per diversi in compagnia; ma non sufficienti ad aprire le piste» sciistiche, che per essere “battute” hanno necessità di almeno 30-40 centimetri di strato nevoso.
«Gli impianti sono pronti, collaudati e verificati – si rende noto -; non appena ci saranno le condizioni d’innevamento saranno aperti». Non era scontato: un piccolo intoppo negli ultimi due giorni ne aveva momentaneamente pregiudicato il (potenziale) utilizzo.
Adesso, invece, c’è solo da aspettare che la soffice coltre di neve si faccia più consistente.
Nel frattempo, s’invita la cittadinanza e ancor più i turisti che arriveranno a scattare delle fotoricordo con la neve nella centralissima piazza Mangeruca, con lo sfondo della nuovissima scritta I love Gambarie che – sulla falsariga di tante installazioni analoghe che sovente caratterizzano i luoghi con velleità turistiche – l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Francesco Malara ha fatto installare. E a veicolare questi selfie sui social network, con tanto d’hashtag #ilovegambarie.
Una sorta d’intelligente esortazione al marketing territoriale, anche fai-da-te. Ma…
…Ma anche solo in questo, un problemino c’è. E non sono pochi ad averlo segnalato, alle autorità competenti e anche sui social network.
La scritta I love Gambarie che, insieme alla particolare e splendida fontana, rende davvero caratteristica la “porta d’ingresso” alla località aspromontana, purtroppo ha la “e” finale danneggiata dai soliti cretini pronti a esercitarsi in stucchevoli azioni teppistiche (come si può parzialmente notare nella foto più grande).
Sicché la stessa vista della scritta non dispiega appieno le sue potenzialità e il “senso del bello” che potrebbe ovviamente esserne enfatizzato; e soprattutto, l’azione ormai “classica” di marketing territoriale “telematico”, fatalmente, ne risulta depotenziata.
Sarebbe quindi importante, con la stessa tempestività, passione, voglia di veicolare il bello poter mettere a posto la scritta autopromozionale, per “aiutarsi” a centrare l’obiettivo perseguito.