MESSINA – La revoca delle ferie non notificata, con 167 agenti assenti ieri, e la polizia ambientale dirottata sulla viabilità. E, ancora, il comandante Maurizio Cannavò in ferie e che ancora non ha presa sul Corpo, mentre il commissario Giovanni Giardina, che è anche comandante della polizia metropolitana, ha la responsabilità in questi giorni del comando. La polizia municipale è diventata un caso politico a Messina. In particolare prima i 161 e poi i 167 assenti, ma il 28 dicembre erano in servizio in 145 e 101 gli assenti. Ma non tutti in ferie perché vanno considerati le malattie, i giorni di riposo e le altre garanzie, ma sempre un numero cospicuo su 274. Un caso politico che va affrontato a Palazzo Zanca e che vede il sindaco Basile alle prese con quello che è diventato il pasticcio politico di Natale.
Di sicuro, il Corpo, con un’età media di 55 anni, va rivitalizzato con il previsto concorso per 100 nuovi agenti. “Dovranno essere scelti con oculatezza, tra persone giovani e motivate”, aveva sottolineato il comandante Cannavò al momento del suo insediamento. Ma la priorità è che l’amministrazione comunale affronti il problema dell’organizzazione. Per la consigliera comunale Antonella Russo, del Partito democratico, “solo 7 commissari coordinano cinque servizi e nessun commissario guida la sezione viabilità, con una trentina di agenti a cui è affidata ogni giorno la gestione del traffico. Troppo pochi”.
In generale, sono 150 i poliziotti municipali idonei ai servizi viabili, compresi i 39 precari a cui è stato prorogato il contratto in attesa della stabilizzazione.