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La prefetta firma la sospensione di Maurizio Croce dal Consiglio

MESSINA – Come anticipato dal nostro giornale, è arrivata la sospensione per Maurizio Croce dopo l’arresto di ieri. La prefetta di Messina, Cosima Di Stani, ha firmato oggi il provvedimento di “accertamento della sospensione di diritto dalla carica di consigliere comunale di Messina”.

Comunica la prefettura: “Il provvedimento è stato adottato ai sensi del decreto legislativo n.235/2012 a seguito dell’invio, da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina – Direzione investigativa antimafia, dell’ordinanza del 4 marzo (eseguita il 14, n..d.r.) dal Tribunale di Messina. Tribunale che ha disposto l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti dello stesso consigliere comunale”.

In sostanza, ora che succede? Il Consiglio si riunirà e prenderà atto della sospensione. E dovrebbe esserci la surroga, ovvero subentra temporaneamente un altro consigliere, sempre dello stesso partito dell’ex candidato sindaco.

Pergolizzi: “Ho invitato Croce a dimettersi per sensibilità istituzionale”

Tuttavia, dato che la lista Croce sindaco non ha conseguito il quorum necessario per ottenere il seggio, cioè il 5 per cento, la situazione che deve sbrogliare il Consiglio risulta più complicata. Da 32 consiglieri ne potrebbero rimanere, per ora, 31. Avendo però i consiglieri a maggioranza votato per la sua decadenza a causa delle assenze, il 22 marzo saranno chieste ufficialmente a Croce le controdeduzioni, che dovranno arrivare entro dieci giorni. Poi, se giungeranno, il Consiglio le potrà votare e in caso procedere con la decadenza effettiva di Croce.

A quel punto, dovrebbe subentrare in base alla legge Alessandro Russo, del Pd, ma ambisce al seggio anche Sebastiano Tamà di Forza Italia. La presenza di Croce come miglior perdente, nella corsa a sindaco, dovrebbe portare all’esclusione, in realtà, del collegamento con il suo schieramento, in caso di sostituzione. L’ex candidato sindaco è consigliere per la posizione raggiunta durante la competizione elettorale. E non in relazione alle forze che lo hanno sostenuto. L’ipotesi dunque più plausibile è quella di un inserimento di Russo.

Da parte sua, il presidente Pergolizzi ieri ha auspicato che il diretto interessato si dimetta, in questa fase, per ragioni d’opportunità: “Consiglierei a Croce di dimettersi da consigliere, compiendo un gesto di sensibilità istituzionale”.