calcio

La prima vittoria del Messina è lo specchio fedele del lavoro di mister Modica

MESSINA – Nella roboante vittoria per 4-1 del Messina ai danni del Taranto c’è un po’ tutto lo spartito che Modica vuole dai suoi. Nel bene e nel male, perché le squadre del tecnico di Mazara del Vallo, da perfetto allievo zemaniano, spesso in fase difensiva non sono perfette. Così non è stato ieri anche se gli errori, almeno un paio, ci sono stati ma non evidenti anche perché il Messina li ha pagati subento solo una volta. Dopo non si ricordano interventi di rilievo di Curtosi che si è prodigato in un paio di uscite sicure.

In aiuto del giovane portiere la linea dei difensori del Messina ha funzionato molto bene senza farsi sorprendere nel prosieguo della partita. Marco Manetta capitano dei biancoscudati vittoriosi ieri ha giocato una partita molto pulita e impedendo agli attaccanti avversari di rendersi pericolosi, lo stesso ha fatto il compagno di ruolo Marino che ha letto bene alcune situazioni andandole a sventare per tempo.

Capitolo a parte per i terzini che si lasciano qualcosa alle spalle ma sono utilissimi in fase realizzativa servendo due assist ai compagni che ringraziano. Lia già nel primo tempo è una spina nel fianco per i tarantini a destra, Ortisi sale tanto a inizio ripresa e poi viene sostituito. Se difendere è importante per un terzino in una squadra che vuole giocare un calcio propositivo bisogna anche attaccare, sovrapporsi e sfornare assist.

Condizione fisica buona per i biancoscudati

Era già successo nelle altre partite fin qui giocate ma stavolta è stato ancora più evidente perché il Messina dopo neanche trenta secondi nella ripresa aveva segnato ed entro cinque minuti aveva archiviato la sfida. Stessi undici in campo ma maggior cattiveria e passo per i biancoscudati che in realtà già nel primo tempo seguivano lo spartito scritto dal proprio allenatore andando a pressare alto e facendolo quasi tutti.

L’allenatore in conferenza stampa ha detto che ci vogliono almeno 40 giorni per plasmare la sua squadra, non ritenendola quindi ancora pronta. Ma ci sono segnali che evidenziano come già questi ragazzi siano a buon punto e non può non influire che alcuni giocatori hanno conosciuto Modica nella passata stagione e altri, vedi Garofalo stesso che lo ha ammesso in sala stampa, hanno avuto un’istruzione zemaniana.

Rimane anche un’ovvietà che il Taranto sia una squadra alla portata, sta vivendo delle difficoltà e ha un organico in cui non è stato speso chissà che budget. Nonostante il Messina non sia certo una squadra che vive in totale serenità questo avvio di stagione e non ci siano grossi nomi ieri la partita è stata dominata grazie alle gambe dei calciatori e alle idee del mister. Bisognerà capire se basterà questo quando si incontreranno squadre sulla carta più forti, attrezzate e che si candidano a salire in Serie B.

Attaccanti sbloccati e si aspettano Re e Cominetti

Le buone notizie in casa biancoscudata arrivano dall’attacco. Si sblocca alla prima da titolare Pierluca Luciani, che è freddo dal dischetto ed è lui che si procura la conclusione dagli undici metri. Continua a segnare Anatriello, altra rete di testa, e sono tre in tre partite, il numero nove biancoscudato è capocannoniere del girone C insieme a Cuppone (Cerignola), Emmausso (Foggia) e Volpicelli (Picerno). Altra nota lieta è che Pedicillo prestato nel tridente si è trovato a suo agio, migliorando le prestazioni delle precedenti partite e chiaramente va sempre considerato che contro il Taranto tutti hanno giocato meglio.

Il Messina in settimana ha salutato van Hoeven e Beltrame, che erano candidati a diventare il tassello mancante nel tridente offensivo di mister Modica. Lo stesso allenatore in conferenza stampa però ha lasciato intendere che potrebbe non servire, “stiamo aspettando Re e Cominetti”. E l’idea del tecnico sembra essere che i due, che come gli altri sono stati scelti per le loro qualità e che devono salire di condizione, potranno comportarsi egregiamente tra qualche settimana. Non resta che aspettare e vedere cosa succederà, anche perché il mister l’ha ribadito sempre dalla sala stampa del “Franco Scoglio”: non cambierebbe il suo metodo pure se non dovessero arrivare subito i risultati.

Immagine in evidenza dalla pagina Facebook Acr Messina