"La riduzione idrica c'è ma è un attacco politico al Comune di Messina"

“La riduzione idrica c’è ma è un attacco politico al Comune di Messina”

Redazione

“La riduzione idrica c’è ma è un attacco politico al Comune di Messina”

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venerdì 27 Settembre 2024 - 14:54

Così il sindaco commenta la nota del Dipatimento regionale e alla senatrice Musolino risponde: "Confrontiamoci nel merito"

MESSINA – “La crisi idrica nella visione del Dipartimento regionale dell’Acqua e dei Rifiuti” non convince il sindaco di Messina Basile. “La diminuizione c’è stata, le perdite superano il 50% e si vuole colpire politicamente il Comune di Messina. Ricordo che quest’estate Messina ha potuto contare su pozzi e sorgenti per circa 1010 litri/secondo contro i 1300 litri/secondo dell’estate del 2023. Un decremento certificato e dimostrabile in ogni sede”, sostiene Basile.

La nota regionale è stata rilanciata ieri dalla senatrice Dafne Musolino: “La stessa Amam, nel carteggio con gli uffici regionali, certifica che a Messina l’acqua c’è, c’è stata e basta per tutti”. E il Dipartimento scrive: “Al 18 luglio 2024, dai dati che sono stati riferiti a questo Dipartimento, non risulta una carenza idrica in danno del Comune di Messina”. Ed ecco la replica del primo cittadino: “”Abbiamo atteso oltre 2 mesi, con il rispetto istituzionale che ci contraddistingue nei confronti innanzitutto di sua eccellenza il prefetto di Messina, che si è fatta garante dell’incontro, e dopo anche della cabina di regia che dovrebbe tutelare i Comuni, amministratori e cittadini che si stanno trovando a dover fronteggiare la crisi idrica”.

Continua il sindaco: “Abbiamo atteso confidando nel buon senso di chi è chiamato a dare risposte ai sindaci che sono stati lasciati soli ad affrontare, come abbiamo denunciato dal principio, una situazione emergenziale seguendo iter ordinari. Alla luce però della risposta ricevuta dal Dipartimento regionale dell’Acqua e dei Rifiuti alla nostra richiesta, non possiamo fare a meno di esprimere il nostro disappunto e alcune perplessità. Innanzitutto in una situazione emergenziale – sottolinea Basile – è inaccettabile che la cabina di regia impieghi due mesi per rispondere, solo per poi affermare che la competenza spetta al
Dipartimento regionale, il quale a sua volta dichiara che non è di sua responsabilità. Uno
scaricabarile politicamente inaccettabile. Come si può sostenere che, in questa situazione, la cabina di regia non possa intervenire per sospendere e/o modificare i prelievi delle società Bufardo e Torrerossa, ma che debba essere gestita esclusivamente dal sindaco o dal prefetto in quanto uniche autorità titolari di poteri extra ordinem?”.

“Stiamo fronteggiando la crisi idrica da soli”

E ancora: “Fa sorridere poi che il Dipartimento ricordi che l’ordinanza di Protezione civile n. 1084 del 19
maggio 2024 non contempli idonee deroghe al quadro normativo di riferimento. Come abbiamo più
volte evidenziato, il presidente Schifani, proprio in forza di quella ordinanza, avrebbe potuto e dovuto procedere a nominare tutti i sindaci della Sicilia soggetti attuatori, ma non l’ha fatto. Oggi invece pur di colpire politicamente il Comune di Messina si arriva addirittura ad interpretare numeri e norme.

“Un’erogazione effettiva di 400 litri al secondo”

Insiste Basile: “Quando la Regione siciliana confonde, per incoscienza o ignoranza, il fabbisogno al consumo medio per avere l’H24 al rubinetto (980 litri al secondo), con la disponibilità di pozzi e sorgenti,
non tiene conto delle perdite delle reti che a Messina, come in tutta la Sicilia, superano il 50%. Nell’estate del 2024, a Messina si è registrata una portata di mille litri al secondo, la più bassa mai rilevata a causa della siccità. Considerando le perdite della rete, ciò si traduce in un’erogazione effettiva di poco più di 400 litri al secondo, ben al di sotto dei 980 necessari per garantire un servizio h24“.

“Disponibile al confronto nel merito con la senatrice Musolino”

Continua il sindaco: “Messina, se pur con grande fatica, sta cercando di fronteggiare questa crisi. Lo stiamo facendo da soli, con le nostre forze, assumendoci anche responsabilità importanti come decidere di autorizzare nuovi pozzi senza aspettare i tempi assurdi di questa burocrazia. Se dovremo andare avanti da soli, lo faremo, ma non permetteremo a nessuno, nemmeno al dipartimento regionale, alla cabina di regia o al governo Schifani, di nascondersi dietro il “non è nostra competenza”.
Poi il riferimento all’attacco politico: “In ultimo, rispetto all’ennesimo attacco della senatrice Musolino, che, dopo aver dovuto accantonare la questione del bypass di Taormina di fronte all’evidenza dei fatti, cerca ora un nuovo appiglio in questa vicenda, la invito nuovamente al confronto. Un confronto sui fatti, non su teorie fantasiose o reinterpretazioni”.

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5 commenti

  1. Le richiesta di autobotti sono diminuite, disse il Sindaco, oggi una opertrice AMAM invece si è giustificata del mancato invio dell’autobotte dicendo che hanno molte richieste. Chi dice il vero su quanti litri al secondo è stata fornita Messina. La Regione o il Sindaco?

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  2. Ma daiii.
    Si cerca una scusa ?

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  3. Sconsiderati e privi di qualsiasi credibilità

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  4. Ai Messinesi dei giochi politici delle parti interessa ZERO. A NOI INTERESSA AVERE ACQUA IN CASA. POI OGNUNO FA IL SUO GIOCO PULITO O SPORCO SULLA PELLE DEI MESSINESI. IL TEMPO E’ L’UNICO GALANTUOMO!!

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  5. Allucinante la mancanza di autocritica, mi sa tanto di autoritario, la democrazia non abita più qui, la sofferenza dei deboli non interessa a chi fa politica, devo riconoscere a tempostretto di aver posto tanti problemi, ma il dominus non perde tempo a rispondere ai volgari cittadini, un po’ come il tiranno di efeso, che riceveva il 29 febbraio dalle otto alle otto, so che questo messaggio nnon sara pubblicato f

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