Politica

La siccità. “Sull’acqua noi al lavoro dopo 30 anni d’immobilismo”

MESSINA – Nuovi orari di distribuzione idrica e i pozzi di Briga attivi nel giro di una settimana. Il sindaco Federico Basile, mentre affronta l’emergenza siccità, tiene a precisarlo. “Stiamo facendo oggi un lavoro che recupera trent’anni d’immobilismo. Avremmo avuto la possibilità d’utilizzare fonti di finanziamento per fare altro ma, nel campo dell’acqua a Messina e delle perdite, lo sforzo progettuale è stato grande e avviato dal 2018”, sottolinea il primo cittadino, rivendicando il ruolo della sua amministrazione in continuità con quella retta da De Luca.

Ieri la conferenza stampa congiunta dei vertici del Comune di Messina e di Amam è proprio servita ad aggiornare sull’emergenza siccità, Al tavolo istituzionale, con il sindaco, accompagnato dagli assessori Francesco Caminiti e Massimiliano Minutoli e dal direttore generale Salvo Puccio, i vertici di Amam con la presidente Loredana Bonasera e i componenti del Cda Alessandra Franza e Adriano Grassi e il direttore generale Pierfrancesco Donato.

“Invito i miei concittadini a usare con parsimonia l’acqua”

Aggiunge Basile: “Aspettiamo delle autorizzazioni da parte della Regione siciliana e in un momento d’emergenza ci si attende che le cabine di regia accelerino i processi. Noi ci siamo trovati a essere disponibili, durante l’ultimo confronto, a fare lavori addirittura con risorse nostre. Il tutto proprio per accelerare un procedimento contro la siccità che si sta rallentando per motivi amministrativi e burocratici. La risorsa idrica sta diminuendo e non ci possiamo consentire rallentamenti nell’intera regione. Abbiamo la fortuna di aver programmato in tempo azioni che oggi si stanno rivelando preziose. I rallentamenti burocratici non aiutano e non sono percepiti dai cittadini che giustamente chiedono l’acqua. E chiedo ai miei concittadini di utilizzarla con parsimonia perché stiamo mantenendo un livello d’erogazione normale in una città che di normalità in 30 anni non ne ha mai avuta. Lo ribadisco: stiamo mettendo in campo tutte quelle azioni che noi abbiamo previsto e che nessuno aveva fatto negli ultimi 30 anni. Ma insisto: la risorsa acqua va diminuendo e noi cittadini dobbiamo essere parsimoniosi nell’utilizzo”.

E a chi già subisce la mancanza e la carenza d’acqua, a Messina, che messaggio si può trasmettere? Risponde sempre il sindaco: “Le zone, come quelle dei villaggi collinari e della zona nord, in cui c’è già una situazione critica, hanno un problema idrico maggiore. Ed è un dato oggettivo. Ad esempio un litro d’acqua diventa mezzo litro”. Ma ci sarà un supporto maggiore in queste zone? “Il sostegno c’è sempre stato e continuera a esserci. Il Centro operativo comunale è preallertato come sempre. Ricordo che l’Amam gestisce il servizio d’approvigionamento idrico con autobotti h24 e lo continuiamo a fare”.

La necessità dell’autorizzazione regionale per prendere più acqua

Aveva spiegato a Tempostretto, a sua volta, il direttore generale del Comune Salvo Puccio: “Abbiamo Fiumefredo e riusciamo a modularlo, se la Regione siciliana e il commissario per l’emergenza siccità ci aiutano. In un territorio, che non è Messina, c’è un privato, Bufardo, fornito d’irrigazione, a cui puoi dare i soldi per comprare l’acqua da un’altra parte e noi utilizzeremmo sempre l’acqua che ci spetta. In più stiamo per utilizzare i pozzi di Briga e stiamo verificando la potabilità di altri pozzi. Dobbiamo collegare i nuovi pozzi che abbiamo trovato e lo faremo. Quelli di Briga sono pronti: si sta facendo l’analisi per l’allaccio. Briga aiuterà la zona di Bordonaro, del centro e di Montesanto. E altri pozzi metteremo in rete. Dobbiamo avere dal commissario l’autorizzazione a modularci le portate a Fiumefreddo”.

Ma che significa modulare le portate? Ha risposto sempre Puccio: “L’acquedotto Fiumefreddo ha due punti di captazione. Uno si chiama Bufardo e uno Torregrossa. Da uno c’è meno acqua, a causa della siccità, e nell’altro la stessa acqua di prima. Prendendo la quantità di acqua in totale che ci spetta, la vogliamo prendere dalla parte dove c’è di più. Da ques’ultima si rifornisce pure un consorzio ma, dato che si tratta di un’emergenza, prevale l’esigenza dell’approvvigionamento idropotabile. La legge è dalla nostra parte e, avendo efficientato le pompe, possiamo prenderne di più. La Regione o il commissario ci deve autorizzare. Siamo fiduciosi”.

“Nuovi pozzi e reti nuove”

“Proprio grazie alla nostra programmazione operata per tempo – hanno affermato il sindaco Basile e la presidente di Amam Loredana Bonasera – abbiamo proposto progetti che in buona parte sono in corso di realizzazione, già ammessi a finanziamento o presenti nei piani di ammissibilità ai fondi comunitari. E che vanno sia nella direzione della tutela della risorsa idrica, sia verso la ricerca di nuove fonti di approvvigionamento. Sicché oggi, a fronte della realtà che vede un abbassamento dei livelli delle principali fonti che alimentano la rete idrica cittadina, potremo contare, ad esempio, su reti nuove, che non disperdono più acqua nel terreno. Nuovi pozzi che potranno aumentare l’apporto complessivo, oltre che l’efficientamento dell’impianto di Torrerossa – Bufardo”.

L’avviso di Amam

Accanto ai nuovi pozzi individuati (tra i quali, a breve, entreranno in funzione quelli situati nei villaggi di Briga, nella zona sud), Comune e Amam hanno anche annunciato i nuovi progetti che mirano al riuso delle acque reflue depurate dagli impianti di Mili e San Saba. E in più è stato ricordato l’avviso per operatori che intendano proporre soluzioni per dissalare le acque marine, con termine per presentare manifestazioni di interesse entro il prossimo 1° luglio. Il tutto in modo che l’acqua acquisita da entrambi possa essere utilizzata anche ai fini irrigui o antincendio o a beneficio del verde cittadino.

Quasi ultimato il “nuovo” serbatoio di Montesanto

In rassegna anche lo stato dei progetti finanziati e pronti a partire, come quelli mirati a completare il ‘nuovo’ serbatoio di Montesanto (quasi ultimato) e a metterlo in connessione con il ‘vecchio’. E il progetto diretto ad aumentare la capacità di approvvigionamento attraverso interventi di rifunzionalizzazione dell’acquedotto Alcantara e il collegamento al serbatoio Montesanto all’interno di una galleria, consentendo così un maggiore apporto all’occorrenza.

Quanto ai nuovi orari di distribuzione idrica, “potranno subire variazioni giornaliere in funzione della disponibilità momentanea della risorsa idrica, di eventuali guasti, di esigenze tecniche e degli interventi di manutenzione”, spiega la presidente di Amam Bonasera. E aggiunge: “Per questo, per poter sopperire ad ogni situazione di emergenza individuale o localizzata, Amam garantisce ai cittadini un recapito di pronto intervento, attivo h24 al numero 090-3687711”.

Resta ferma l’immediata attivazione del Coc, laddove si richiedesse un intervento di rilevanza generale, “con il supporto dell’intero sistema di Protezione civile in aiuto alla popolazione”, è stato evidenziato dal sindaco.