La Trek-Segafredo ha annunciato gli obiettivi della stagione 2021, un anno che sarà molto intenso per Nibali. La squadra è appena partita per il ritiro, e dal 10 al 25 gennaio i corridori resteranno ad Alicante, in Spagna.
Nonostante a tutt’oggi il Covid influenzi il calendario dell’Unione Ciclistica Internazionale, con la minaccia di scombinare tutte le carte in tavola per la disputa delle gare, la squadra dello Squalo dello Stretto ha già diviso i compiti.
Come trapela sui canali social della squadra, Vincenzo Nibali sarà chiamato a correre il Giro, a maggio, e il Tour, a luglio. A cui seguiranno anche le Olimpiadi di Tokyo2020 (che si correranno nel 2021, ma la dicitura rimane 2020) ad agosto.
Per l’evento a cinque cerchi non c’erano grandi dubbi, è una corsa a cui Nibali ha sempre tenuto e in cui insegue neanche troppo velatamente il sogno di una medaglia. Un po’ di sorpresa è per l’accoppiata Giro-Tour.
A questo si dovrebbero aggiungere, non ancora confermate dalla Trek, la disputa di tre classiche monumento su cinque: Sanremo a marzo, Liegi ad aprile e il Giro di Lombardia a chiudere la stagione ad ottobre. Inoltre Vincenzo dovrebbe essere al via anche dell’UAE Tour a fine febbraio, ma a rischio cancellazione causa Covid-19, e poi alla Tirreno-Adriatico di metà marzo, questi due eventi per rifinire la programmazione.
Vincenzo a novembre 2021 compirà 37 anni e cominciano ad essere tanti. Complice una programmazione stravolta dalla pandemia, nella scorsa stagione il campione messinese non ha avuto grandi acuti. Da sottolineare che non è stato Vincenzo ad andare piano, ma come lui stesso ha ammesso durante il Giro sono gli altri colleghi, spesso più giovani, ad andare molto forte nella passata stagione.
Resta comunque impensabile che posso competere per il podio sia al Giro che al Tour. Più probabile che invece corra in Italia per vincere, mentre in Francia ci vada pensando di prepararsi al meglio in vista dell’appuntamento olimpico.
Le classiche non saranno poi un impegno gravoso per Nibali che le ha sempre corse e che spesso si è anche tolto qualche soddisfazione. Tralasciamo il mondiale di settembre nelle Fiandre, perché non sarà un percorso adatto alle sue caratteristiche,tra muri corti e pavé. Però vista l’esperienza, l’attaccamento alla maglia e il supporto che può dare alla squadra non scartiamo a priori la possibilità che il Ct Cassani possa comunque convocarlo.