Cultura

“La stele della Madonnina restituita a messinesi e turisti, lavori finiti”

MESSINA – “Dall’alto di 230 gradini, pari a più di 36 metri, ai piedi della nostra Madonnina, vi salutiamo preannunciando che a partire dalla prossima settimana smonteremo il ponteggio e la Stele messa in sicurezza sarà fruita da messinesi e turisti. Fatti e non parole”. L’annuncio è della soprintendente Mirella Vinci su Facebook. In sostanza, da metà luglio avverrà la “liberazione” della Madonna della Lettera, che dà il benvenuto e “saluta” i messinesi e i viaggiatori.

I lavori sono stati avviati nel settembre 2022. In primo piano la messa in sicurezza della Stele votiva della Madonnina e del Portale di accesso alla Lanterna del Montorsoli, che si trovano nella penisola della zona falcata di Messina. Il tutto, assieme agli interventi della Porta spagnola del Forte San Salvatore, nell’ambito di tre interventi finanziati dall’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana per un importo complessivo di un milione 178mila e 473 euro. L’esecuzione dei lavori è stata affidata all’impresa Tecno costruzioni Srl di Gangi.

La Stele della Madonna della Lettera si trova all’ingresso del porto di Messina. Si tratta di un’opera concepita da Francesco Barbaro, allora ingegnere capo dell’Ufficio tecnico dell’Arcivescovado di Messina, con una statua dello scultore Tore Calabrò. L’inaugurazione avvenne il 12 agosto 1934 e, nell’immaginario, la Madonnina si lega alla figura dell’arcivescovo Angelo Paino, molto attivo nel reperimento di fondi e noto per le sue dichiarazioni a favore di Mussolini e del fascismo.

Da ammirare lì pure il cinquecentesco Forte del Santissimo Salvatore a San Raineri. Nel frattempo, sono stati confermati i 20 milioni di euro per la bonifica della Zona falcata e c’è pure attesa per il recupero della cripta del Duomo. Una campagna avviata anni fa da Tempostretto.

Il progetto, redatto dalla Soprintendenza dei Beni culturali di Messina, è stato finanziato, per 524 mila euro, con risorse del dipartimento delle Infrastrutture e Mobilità della Regione siciliana. L’obiettivo è ammirare la cripta nel 2025.