Uscito nel 1976, il film Rocky ottenne uno straordinario successo, incassando duecentoventicinque milioni di dollari (dopo esserne costato solo uno), vincendo tre Oscar (Miglior film, Miglior regia e Miglior montaggio) e consacrando Sylvester Stallone a star di livello mondiale.
A causa del nome scelto per il protagonista, e di un poster che compare durante la pellicola, in molti pensarono che la figura di Balboa fosse ispirata al celebre pugile Rocky Marciano.
In realtà, Stallone scrisse la sceneggiatura di getto, subito dopo aver assistito all’incontro Muhammad Alì e Chuck Wepner; un incontro che infatti ricorda molto quello tra Rocky Balboa e Apollo Creed.
Nato a New York nel 1939 ma trasferitosi subito, al seguito della famiglia, a Bayonne nel New jersey, Chuck Wepner si avvicinò al pugilato sotto le armi, e al termine del servizio di leva iniziò una buona carriera.
Privo di grande talento, Wepner era un ottimo incassatore e un atleta di grande coraggio e tenacia agonistica (caratteristiche facilmente ritrovabili in Rocky Balboa). Rimase spesso sul ring a combattere nonostante numerose ferite, cosa per cui venne soprannominato Il sanguinante di Bayonne.
Grazie ai buoni risultati, Wepner poteva ambire a combattere con il detentore del titolo di campione del mondo. Wepner immaginava si sarebbe trattato di George Foreman. Invece Muhammad Alì sconfisse quest’ultimo il 30 ottobre del 1974 nel corso di quello che fu probabilmente l’incontro di pugilato più famoso di sempre.
Il 24 marzo dell’anno seguente, Wepner incrociò così i guantoni con “the greatest”, che era naturalmente considerato il grande favorito. Mentre in precedenza Wepner era stato sempre costretto a dividersi tra allenamenti e vari lavori per sbarcare il lunario (come Rocky), stavolta poté prepararsi concentrandosi solo sulla boxe, e arrivò in grande forma.
Molti commentatori prevedevano una veloce vittoria di Alì in pochi round, ma Wepner resistette magnificamente ai colpi dell’avversario, e riuscì addirittura a mandarlo al tappeto durante la nona ripresa (anche se pare che Alì sia caduto a causa di un involontario contatto tra i piedi dei due). Rialzatosi, Alì ricominciò a colpire ripetutamente Wepner, ma lo mandò al tappeto solo a pochi secondi dal termine della quindicesima e ultima ripresa. Wepner si rialzò prima del conteggio, ma l’arbitro sancì il KO tecnico e la conseguente vittoria di Alì. L’aver tenuto testa per tutto l’incontro al fuoriclasse avversario fu, per il sottovalutato Wepner, come una vittoria.
Come già scritto, nonostante i buoni risultati, Wepner non riusciva a mantenersi solo con il pugilato, e si era impegnato in diversi lavori. Tra questi, anche, proprio come Rocky, il recupero crediti per alcuni malavitosi.
Due anni dopo l’incontro con Alì, Wepner affrontò in un’esibizione il wrestler André the Giant. Anche Balboa, in Rocky III, disputa un’esibizione contro un wrestler, Labbra Tonanti, interpretato da Hulk Hogan.
Mentre per Rocky Balboa la prima sconfitta con Apollo Creed darà il via a una serie di successi narrati dai successivi film della serie, Chuck Wepner iniziò quasi subito una parabola discendente.
Ritiratosi dal pugilato nel 1978, l’anno successivo ricevette l’offerta di partecipare a Rocky II, ma il provino per il ruolo andò male. Nel 1988 venne trovato in possesso di cocaina e condannato a dieci anni di prigione.
Scontando la pena nel carcere di Newark, rincontrò Sylvester Stallone, impegnato nelle riprese di Sorvegliato speciale. Grazie alla buona condotta, la pena detentiva di Wepner ebbe termine dopo diciassette mesi.
Per anni era girata con frequenza la voce che, prima dell’uscita di Rocky, Stallone avesse proposto a Wepner una scelta: settantamila dollari subito o l’un per cento degli incassi della pellicola. Sempre secondo la stessa voce, che è stata comunque smentita, Wepner avrebbe scelto, sbagliando, i settantamila dollari.
In realtà, nel 2003 Wepner fece causa a Stallone chiedendo un riconoscimento per essere stato di ispirazione per la creazione della figura di Rocky Balboa.
Stallone, in un primo momento, negò categoricamente, sostenendo che, pur avendo visto il match tra Wepner e Alì, non c’era alcun collegamento con il personaggio che aveva creato. Tre anni dopo, i due trovarono un accordo, ma la cifra versata dall’attore all’ex-pugile non è mai stata rivelata.
Chuck Wepner è il protagonista del film The Bleeder, uscito nel 2016 con la regia di Philippe Falardeau. Il ruolo di Wepner è interpretato da Liev Schreiber, e nel cast figurano anche Naomi Watts e Elizabeth Moss.