MESSINA – Si troveranno faccia a faccia domenica pomeriggio, allo stadio “Amerigo Liguori”, Turris e Messina. Due squadre che stanno navigando nei bassifondi della classifica del girone C. I biancoscudati vanno ancora a caccia della prima vittoria esterna e non c’è avversario migliore al momento delle due squadre che sfiderà lontano dal “Franco Scoglio” nelle ultime due trasferte che chiuderanno il girone d’andata: Turris e Juventus Next Gen, bianconeri che ancora non hanno vinto in casa. La sfida coi corallini inizierà alle ore 17:30 e sarà diretta dal signor Burlando di Genova, che ha un solo precedente favorevole e coi peloritani.
La società campana, oltre al gioco che non “gira”, con la vittoria che manca da settimane, sta facendo i conti anche con la crisi interna e le penalizzazioni. Ulteriori punti infatti sono stati sottrati alla squadra campana che, infatti, invece dei 16 conquistati sul campo ne ha all’attivo solo 11 dopo l’intervento punitivo della Federazione. Non bastasse questo, la formazione corallina arriverà con meno giorni di riposo alla sfida contro il Messina perché nella giornata di mercoledì ha recuperato la sfida che era stata spostata contro la Juventus Next Gen, conclusasi con un poco entusiasmante 0-0. In classifica dunque il Messina è avanti e trovando la prima vittoria in trasferta, oltre ad aggiungere punti preziosissimi, potrebbe allungare finalmente su una rivale diretta.
La formazione rossonera dall’inizio di questa stagione è affidata al tecnico Mirko Conte. L’allenatore dispone nell’undici titolare una difesa a tre, il più delle volte lo scherma è un 3-4-1-2 ma a volte è sceso in campo variando in un 3-5-2. Non saranno della partita di domenica Samuel Pugliese, che sconta una squalifica di tre giornate, che terminerà dopo la sfida con i biancoscudati, mentre sembrano non essere ancora usciti dall’infermeria Trotta e Solmonte. Anche da questo punto di vista il Messina sta meglio, in quanto dovrebbe avere tutti a disposizione e nessuno squalificato.
I corallini non vincono una partita da sei giornate, l’ultima delle tre vittorie è arrivata in casa contro il Giugliano (2-0) lo scorso 19 ottobre. La Turris ha una differenza reti in negativo, 10 gol realizzati contro i 18 subiti, ma in casa ha un ruolino di marcia migliore. Nove infatti i punti ottenuti, due vittorie e tre pareggi, tra le mura amiche e soprattutto 7 gol realizzati e 9 subiti, piuttosto del pesante passivo in trasferta 3-9. I calciatori più pericolosi sono Giannone e Pugliese, entrambi fermi a quota due centri stagionali. Il giovane Onofrietti è da tener sott’occhio avendo preso parte a tre gol della squadra, uno segnato personalmente e due in cui ha partecipato attivamente fornendo gli assist.
I precedenti tra le due formazioni non sorridono per nulla al Messina negli anni recenti. Dal 2018/2019 entrambe le squadre erano in Serie D, sono cinque vittorie le vittorie campane, una sola del Messina datata 10 febbraio 2019 e poi due pareggi, entrambi arrivati nella passata stagione.
All’andata lo scorso anno in molti tifosi ricorderanno il sanguinosissimo 3-3 arrivato nei minuti finali e in pieno recupero alla quarta giornata quando il Messina conduceva per 3-1 al Franco Scoglio. Al ritorno parziale rivincita dei biancoscudati nel 2-2 del “Liguori”, due volte in svantaggio gli uomini di mister Modica hanno agguantato il pareggio. La rete del 2-2 finale in pieno recupero di Emmausso ha scatenato le ire dei tifosi locali che hanno iniziato a lanciare di tutto in campo.
L’anno prima due sconfitte. La prima in casa firmata dalla rete corsara di Gallo, con il Messina in inferiorità numerica quando ha subito il gol nell’ultimo quarto d’ora. Al ritorno in trasferta in Campania altra sconfitta, più netta per 3-0 in favore dei padroni di casa. Tre anni fa, nella stagione del ritorno in Serie C dei biancoscudati, una batosta imbarazzante all’andata 5-0 che costò la panchina all’allora tecnico Ezio Capuano. Mentre al ritorno sconfitta indolore per 1-2 in casa al “Franco Scoglio”, in quella che era l’ultima giornata visto che la 38ª non si disputò per il ritiro del Catania, con la squadra già consapevole di essere salva.