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La Uil: “Terapie intensive, sui gravi errori a Barcellona non finisca a tarallucci e vino”

BARCELLONA POZZO DI GOTTO – “Anche l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, durante la trasmissione “Non è l’Arena”, condotta da Massimo Giletti, ha dovuto ammettere che a Barcellona Pozzo di Gotto, riguardo alla istituzione della terapia intensiva, problema sollevato dalla nostra organizzazione sindacale è stato commesso un gravissimo errore”.
Sulla delicata questione, divenuta un caso nazionale, sono tornati a puntare l’attenzione Giuseppe Calapai, segretario provinciale Uil Fpl , Corrado Lamanna, coordinatore provinciale Uil Fpl Area medica  e Paolo Calabrò, vicecoordinatore provinciale Uil Fpl Area medica. “Razza ha ammesso che c’è stato un errore con onestà intellettuale – chiosano i sindacalisti – a differenza del direttore generale dell’Asp di Messina, che il 17 novembre a Rai 1 dichiarava, invece, contro l’evidenza dei fatti, che  a Barcellona vi erano due posti letto di terapia intensiva funzionanti. Resta il fatto – proseguono – che erano stati presi a noleggio ben 10 posti letto di terapia intensiva, pagati 60 euro al giorno, dal mese di  aprile al mese di novembre e posti in una struttura che, come poi i fatti hanno dimostrato, non aveva i minimi requisiti tecnici per potere disporre di una terapia intensiva e neanche di una sub intensiva. Per bocca dello stesso assessore Razza si è detto che chi sbaglia deve pagare. Si aspettano i conseguenziali provvedimenti nella speranza che questa volta non finisca tutto a tarallucci e vino”.