MESSINA – Sud chiama Nord perde altri pezzi? Ismaele La Vardera si dice “disorientato” dall‘apertura al centrodestra di Cateno De Luca. E risulta singolare che in un’occasione di vertice di partito, a Messina, fosse assente un deputato regionale di punta come l’ex Iena. La Vardera non è rassicurato dal fatto che il leader di ScN parli di un eventuale accordo, “anche come numero due”, con un centrodestra rinnovato, senza Schifani e Musumeci.
Ecco il post su Facebook di La Vardera: “Noi con il centrodestra? Caro Cateno sono sicuro che noi non abbiamo nulla a che fare con loro. Ricostruiamo partendo dalle opposizioni a questo Governo sciagurato. Sono abituato a dire ciò che penso sempre, per il bene del partito per questo con onestà intellettuale farò lo stesso anche adesso. Sollecitato dai media non posso fare a meno che commentare quanto ha detto stamattina in conferenza stampa il nostro leader Cateno De Luca, che sta di fatto tracciando una linea per il futuro del partito che non solo non conosco, ma che mi lascia profondamente disorientato”.
E ancora: “Tra l’altro sapevo che si trattasse di una riunione sul futuro di Messina, ho poi compreso che di fatto si è trattato di una direzione del partito con i suoi massimi vertici cui non sono stato invitato, ma questi alla fine sono dettagli. Nella stessa conferenza lo stesso Cateno ha dichiarato che sarebbe pronto a fare il numero due di un nuovo centrodestra. Noi con loro? Chiaramente sta scherzando, sarà una delle sue tante provocazioni per sparigliare tutto, anche perché con me di questo non ne hai mai parlato. Fino a prova contraria siamo la prima forza d’opposizione e non posso pensare che a fine legislatura possiamo sederci allo stesso tavolo di un centrodestra sponsor di questa maggioranza che sta portando la Sicilia alla deriva a cui stiamo assistendo. Credo che dobbiamo lavorare per compattare le opposizioni convintamente, puntando a governare a tutti i costi, ma se il costo di governare significa vendere l’anima al diavolo io onestamente avrei difficoltà ad esser della partita”.
Conclude La Vardera: “Vorrei rassicurare i nostri elettori che le scelte future verranno prese nel rispetto dei valori fondamentali del partito cui ho aderito sin dal primo momento e di cui oggi con orgoglio sono tra i fondatori”.
In modo irrituale il dialogo avviene su Fb. Ecco la risposta di De Luca nei commenti: “Caro Ismaele, credo che per l’ennesima volta l’ansia di prestazione ha prevalso facendo scambiare c… per lampioni. Rivediti per bene la diretta dell’odierna manifestazione perché hai capito ben poco di quello che ho detto. E ciò mi amareggia perché potevi evitare di contribuire alla diffusa disinformazione. Sud chiama Nord è un movimento post ideologico senza preconcetti e tu ne sei stato fondatore e rappresentante legale. Il movimento non ha mai cambiato linea. Forse tu oggi, pur se eletto in Sud chiama Nord, stai ponendo dei paletti politici che non ci appartengono. Comunque non sarò io né tu a dettare la linea politica del movimento perché toccherà all’assemblea degli iscritti entro fine dicembre 2025, per come già concordato e detto nella conferenza stampa scorsa all’Ars a cui hai partecipato pure tu. Oggi era l’assemblea di Messina a riunirsi, quindi non eri tra gli invitati per tale motivo (Laura Castelli si è trasferita a Capo d’Orlando) e lo sapevi. A Palermo è già stata fatta la medesima assemblea. Non gettiamo ombre sul nostro operato per cortesia. Un caro saluto”.
E al parlamentare e collega di partito risponde con un comunicato il coordinatore regionale Danilo Lo Giudice, definendo La Vardera “distratto”: “Già lo scorso 10 luglio, durante la conferenza stampa all’Ars voluta da Cateno De Luca per tracciare un bilancio dell’esperienza alle elezioni europee e guardare al futuro del movimento, era stata evidenziata la necessità di una strategia capace di costruire una vera alternativa per la Sicilia. In quell’occasione, De Luca aveva anticipato l’avvio, previsto per ottobre, di un percorso volto a lanciare una sfida a chiunque fosse disposto a raccoglierla, mettendo in piedi un programma che affronti tutte le criticità dell’isola, evidenziando punti di forza e debolezza”.
Aggiunge Lo Giudice: “È chiaro che i programmi si costruiscono con uomini e donne che condividono una visione comune. De Luca ha già affermato allora, come ribadito oggi, che il nostro movimento non porrà limiti ideologici, ma non accetterà mai diktat imposti da segreterie romane. L’obiettivo è stabilire regole chiare e democratiche, aprendo a primarie di coalizione per scegliere i migliori candidati, senza pregiudizi o imposizioni dall’alto. Per questo motivo, sorprende la reazione del collega Ismaele La Vardera, che forse era distratto lo scorso 10 luglio o non ha colto pienamente il messaggio trasmesso oggi. La nostra posizione rimane coerente e chiara: mai con questa destra che sta governando e mai con Schifani. Tuttavia, guardando al futuro, non possiamo escludere la possibilità di collaborare con uomini e donne che condividano la volontà di un autentico cambiamento per la Sicilia, indipendentemente dagli schieramenti politici di partenza. Mettendo alla base un deciso cambio generazionale”.
E ancora: “Comunque, come ribadito dal nostro leader Cateno De Luca, queste decisioni saranno prese dai nostri iscritti entro la fine del 2025. La politica definitiva del movimento passerà attraverso una votazione democratica degli iscritti e non sarà frutto ovviamente di valutazioni personali o, peggio ancora, da preconcetti limitati a una visione ristretta strumentale alla propria rielezione. Al contrario, si terrà conto di una visione complessiva dell’azione politica del movimento”.