L'acqua a Messina, sì alla chiarezza e no alla guerra

L’acqua a Messina, sì alla chiarezza e no alla guerra

Marco Olivieri

L’acqua a Messina, sì alla chiarezza e no alla guerra

venerdì 27 Settembre 2024 - 08:30

Quello che conta davvero è aiutare chi è in difficoltà e ancora oggi segnala disservizi idrici

di Marco Olivieri

MESSINA – Una cosa è sostenere che l’organizzazione della macchina comunale, nella gestione dei disservizi idrici, abbia molti limiti. E che più di una volta il sistema, nelle risposte agli utenti, vada in tilt: o al telefono o nell’assistenza. Altro è affermare che ci sia dolo o volontà politica nel tenere Messina sotto scacco sul piano dell’emergenza acqua.

Scrive la senatrice Dafne Musolino: “Di fronte alle conclusioni del Dipartimento regionale dell’acqua e dei rifiuti che, in una nota, ha chiarito come Messina non subisca alcuna riduzione di portata idrica dalle sue fonti di approvvigionamento, restano sul campo le nostre domande. Ed è ora che il sindaco risponda seriamente a queste domande, che sono le domande di tutti i messinesi: dove va a finire l’acqua di Messina? Perché a fronte di una portata che la stessa Amam dichiara pari a 1.010,33 litri/secondo, Messina è senza acqua da mesi (e comunque già da prima del mese di giugno 2024)? A che cosa sono serviti i 5 distacchi generali per i lavori eseguiti da Amam sulla conduttura nello scorso inverno e primavera? Perché il sindaco ha chiesto un aumento della portata dal sistema Bufardo-Torrerossa se, al momento della richiesta, secondo le rilevazioni ufficiali eseguite dagli stessi tecnici Amam, non c’era alcuna riduzione della fornitura idrica e la stessa Amam motivava la richiesta parlando di un eventuale scostamento futuro, mentre in città la crisi idrica era già conclamata?“.

Un clima di sospetti non serve per fronteggiare l’emergenza idrica

Le domande sono legittime ed è bene che si faccia chiarezza. Tutto serve, però, alla cittadinanza tranne che un clima di balcanizzazione della politica messinese e di sospetti. Un clima che non serve per fronteggiare l’emergenza e rispondere ai bisogni delle persone.

Il sindaco Basile, dopo la nota del Dipartimento regionale inviata alla stampa dall’ex sua assessora Musolino, sentirà probabilmente ancora di più il peso di una Regione che, a torto o a ragione, considera ostile politicamente. Come una conferma della lontananza del centrodestra siciliano da una città espressione del mondo di De Luca, con un apparato regionale che scarica sui Comuni i suoi limiti.

Bisogna aiutare con più efficacia chi vive l’emergenza idrica a Messina

Ma quello che conta, lo ribadiamo, è l’interesse generale. Occorre venire incontro a quei cittadini che, anche in queste ore, segnalano al nostro giornale disservizi nella gestione e nel supporto idrico. Lo sappiamo che una rete colabrodo non aiuta. E proprio per questo non dobbiamo perdere di vista chi è senz’acqua. In poche parole, si deve aiutare con più efficacia chi vive l’emergenza idrica a Messina e risolvere una volta per tutte il problema. O intanto attenuarlo sensibilmente. A questo serve la politica.

Il conflitto è il sale della democrazia. La balcanizzazione della politica porterà però solo a contare “morti” e “feriti” senza risolvere i problemi. Il timore è che nella grande confusione sotto il cielo si perda di vista il senso vero dell’amministrare: migliorare la realtà e rispondere alle necessità delle persone. Sarà ovvio ma, purtroppo, non è così scontato.

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10 commenti

  1. Giustificazioni, scuse, giri di parole. La verità è totalmente occultata ed ancora una volta i messinesi la prendono in saccoccia e mangiano e bevono riunioni, meeting, simposio, tavole rotonde workshop e che Dio abbia pietà di loro

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  2. Giusta riflessione del direttore. Le domande sono sempre lecite, sono le risposte del sindaco e degli assessori ad essere vaghe.
    Sempre tanta ottima retorica, ma poi, quando poi si tratta di spiegare alla popolazione perchè Messina e i messinesi hanno sofferto la sete in estate malgrado in primavera il sindaco assicurasse che in caso di necessità avremmo avuto acqua in più da Siciliacque a pagamento, allora farfugliano scuse e si contraddicono rispetto alle rassicurazioni di pochi mesi prima….
    E se poi la Regione è nemica, ai cittadini non interessa, perchè non è una legge fisica inderogabile, ma il frutto di scelte politiche del sindaco che, per il bene dei cittadini messinesi e per non fargli soffrire la sete, deve combattere e anche scendere a compromessi se necessario. E’ suo dovere, prevalente sul dovere di fedeltà a De Luca. Altrimenti, se non è in grado di battere i pugni con la Regione e se non lo ascolta nessuno, allora scusate, qual è la differenza per i messinesi di avere sindaco Basile o un qualunque Accorinti?

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  3. I messinesi sono le uniche vittime di questa guerra tra poteri forti…………………… La guerra preconcetta politica programmata è il VELENO della DEFUNTA , morta e sepolta democrazia. Quando cè una guerra hanno perso tutti !!! Papa Francesco insegna!!! Ma le vittime in questa guerra sono solo moltissimi messinesi……………..non tutti certo !

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  4. Allora, vediamo se ho capito: l’Amam, ipsa scripsit, certifica che la portata dell’acqua che giunge a Messina è rimasta invariata, che non c’è stata diminuzione. Il sindaco, ipse dixit, dichiara che la rete idrica della città è soggetta a perdite per il 50%. Ma allora, se la portata è rimasta uguale e il colabrodo pure, considerando l’inverno passato e gli anni scorsi, la penuria d’acqua di questa estate, e dell’ estate scorsa rammento, da dove deriva? St’acqua che è mancata, dove è finita? I distacchi che sono stati fatti a che sono serviti? Su una cosa, comunque, credo che Basile abbia ragione, sul fatto che la questione è politica, ma non politica regionale.

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  5. sempre Lillo lo sciacallo 27 Settembre 2024 14:39

    E allora con molta chiarezza e “ca paci” Ci volete dire dal 01\01\2024 ad oggi quanta acqua avete dato ed a quali Comuni?

    Dice mio cugino che ci colpano i concorsi se abbiamo l’opposizione desistente. Ma è vera ‘sta cosa?

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  6. …e nel frattempo si sono venduti l’acquedotto. tempostretto che ne diresti di informarci su chi ha vinto la gara fatta a luglio? Si parla delle tubazioni di tutta la provincia, che adesso, a furor di popolo, sistemeremo coi soldi pubblici.

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  7. …dice Tanu che è un a questione politica !!! questione politica locale !!! NO, dico, se potessimo capire anche NOI cosa è questa questione politica ???

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  8. Ritengo che dare risposte a noi cittadini afflitti da mesi da una situazione oramai divenuta inaccettabile sia la priorità e se questo dovesse passare per una presunta “balcanizzazione” della politica atta a far “saltare” qualche poltrona divenuta troppo comoda per poter ristabilire degli equilibri per i quali ciascuno svolga il proprio lavoro con coscienza e lealtà perché alla fine della fiera siamo solo noi che stiamo pagando lo scotto di una vicenda davvero incomprensibile a tutt’oggi dopo ben 3 mesi.

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  9. Il Direttore dice la sacrosanta VERITÀ su ogni cosa che ha scritto in questo articolo…..personalmente lo ringrazio pubblicamente per L’AIUTO concreto che dà con la testata che dirige,dando voce a noi cittadini e facendo da tramite con l’ Amam …..per quanto mi riguarda Tempostretto è stato migliore del Coc nel gestire tutte le segnalazioni dei cittadini non aven done tralasciato nessuna……per giunta GRATIS, e senza essere del settore….questa amministrazione è palese che non ha saputo gestire la mancanza d’ acqua…..le notizie riguardanti l’ emergenza idrica rilasciate dal sindaco,o dall’ Amam stessa ,sono state troppo discordanti, per niente chiare…..dichiarazioni che non trovavano riscontro,benefici apportati dagli stacchi idrici pressoché assenti……di fatto, abbiamo appurato che gli stacchi idrici per migliorare, hanno invece di fatto peggiorato la situazione…..mentre noi subivamo il peggioramento, grazie a un bypass innocuo per noi , a detta dell’ ex e del nuovo sindaco,Taormina risolveva il problema della mancanza d’acqua…..saremo malpensanti ,ma la coincidenza desta interrogativi che non sono stati chiariti in maniera convincente da nessuno degli “attenti a quei due”🙄….il continuo scaricabarile non fa che aumentare i dubbi e si continuano a confondere le acque che appaiono sempre più “torbide “per come le vediamo pure uscire dai nostri rubinetti quando si “decidono” ad erogarla, perché come ha osservato un lettore di Tempostretto ci sono zone dove hanno l’ acqua h24,altre comunque ben servite nonostante gli stacchi quindi perché a cu tantu, a cu nenti??????E a dare il colpo di grazia alla poca chiarezza di questa vicenda, ci ha pensato la senatrice Musolino con la nota del dipartimento regionale……la nota è falsa????? Non credo proprio che il dipartimento regionale si metta in mezzo in questo tiraemolla delle responsabilità, dando una nota informativa errata, perché se così fosse siamo veramente nelle mani di nessuno….nessuno che sia vero,nessuno che sia competente ,nessuno di voi chr merita il ruolo che ricopre!!!

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  10. Via XXIV Maggio: acqua dalle 6.00 alle 8.00

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