L'acqua che non c'è in una Messina che merita più ascolto LE SEGNALAZIONI

L’acqua che non c’è in una Messina che merita più ascolto LE SEGNALAZIONI

Marco Olivieri

L’acqua che non c’è in una Messina che merita più ascolto LE SEGNALAZIONI

martedì 24 Settembre 2024 - 15:00

L'amministrazione non riesce a gestire con efficacia la situazione. Ecco alcune zone critiche

di Marco Olivieri

MESSINA – Emergenza acqua per una parte di popolazione che merita risposte. Messina in crisi idrica sarà domani al centro della seduta straordinaria del Consiglio comunale. Ieri le chiamate all’Amam hanno provocato, in alcune ore, un intasamento e non sempre gli operatori sono riusciti a rispondere. In tanti hanno scritto, denunciando che non erano riusciti ad avere risposta ai numeri 800085584 e 0903687711. Ad esempio un cittadino in via Colombia, a San Licandro, ma non solo.

In generale, l’amministrazione comunale e Amam devono rafforzare l’aspetto organizzativo e occorre dare una risposta politicamente all’altezza del problema. Al cittadino, dopo mesi, interessa che si risolva o si alleggerisca il suo problema. E serve maggiore vicinanza anche nel “messaggio”.

“Da via Siracusa al viale San Martino disagi nella III Municipalità”

Nel frattempo, continuano ad arrivare le segnalazioni. Sul piano istituzionale, sottolinea ancora  il presidente della III Municipalità, Alessandro Cacciotto: “Purtroppo i problemi di erogazione idrica rimangono. È diventata una situazione ingestibile, a maggior ragione con la chiusura del Centro operativo comunale. Già da stamattina segnalazioni giungono da via Siracusa, dove alcuni residenti non hanno un goccio d’acqua (in particolare nei piani più alti), oltre i soliti problemi in diverse utenze del Quartiere Lombardo. E ancora in via Emilia, via Chinigò, viale San Martino 325, via Monza. Non è allarmismo ma è la sacrosanta realtà dei fatti. Fatti ai quali non è certamente possibile abituarsi”.

La voce dei lettori

“Spett.le Redazione,

secondo giorno di passione in via Cuba. Serbatoi ancora vuoti. L’acqua viene erogata (davvero pochissima) ma la pressione non basta per riempire i serbatoi che sono posti sulla terrazza del condominio. Ciò significa che tra qualche ora potremo solo utilizzare quanto messo da parte nella vasca, nei bidoni o nelle bottiglie.

Alle 7.45 chiamo il numero verde che oggi risponde prontamente. Ieri il primo contatto sono riuscito ad averlo dopo le 11.00 e mi è stato detto che c’era un problema alla linea di distribuzione che avrebbero risolto in giornata. E che oggi l’erogazione sarebbe stata regolare dalle 5.45 alle 11.00.

Espongo la situazione e oggi l’operatore comunica che la bassa pressione non dipende da loro perché i serbatoi Amam sono vuoti e non possono fare altro che gestire la risorsa che hanno. Insomma, fatevene una ragione.

Io personalmente non ho intenzione di cambiare casa. Non posso farmene una ragione. Ho la fortuna di vivere in quella che era di mio nonno e nella quale, dal 1955 in poi, non si era mai vista una situazione del genere. Ma la vita inizia davvero a essere complicata e dopo i mesi estivi siamo allo sfinimento. Ma quale priorità dovrebbero avere le istituzioni se non quella di garantire che un bene primario sia garantito a tutti (o quantomeno che sia ripartito equamente)? Ma davvero possiamo continuare ad andare avanti così?

E poi perché non chiarire qual è la reale situazione? Esistono strumenti di monitoraggio in tempo reale che Amam potrebbe utilizzare a basso costo. Gli operatori anziché chiedere “qual è la zona? Via Cuba? Ma dove, a S. Licandro?”, dovrebbero già saperlo semplicemente con il numero di utenza. Ho la sensazione che le risposte date alla cittadinanza siano quantomeno estemporanee.

Grazie a Tempostretto per raccogliere la testimonianza. Esperienze che credo siano comuni a tante tante persone in città. C’è un grosso problema che non è affatto ancora stato risolto. E non si può accettare di stare in silenzio”.

“Anche la gestione dell’emergenza fa acqua da tutte le parti”

Viale Italia: di mattina il solito filo di lana. L’acqua è arrivata alle ore 6,45 e l´hanno tolta alle ore 8,15″.

“In via Saccano disagi ai piani alti tutta l’estate”.

“All’Annunziata bassa, sopra la scuola Bisazza, l’acqua arriva senza pressione e un’ora al giorno. L’Amam non ci ha risposto e la situazione è critica”.

“Vorrei segnalare che in via Uruguay 9 siamo da due giorni senza erogazione idrica. Il Coc è stato chiuso ma i disagi restano invariati. Ed è assurdo (dopo svariate telefonate al numero Amam ) alla domanda lecita se ci fosse qualche problema o guasto in zona sentirsi rispondere dall’operatore “ha una domanda di riserva signora?”. Oltre il danno la beffa. Anche la gestione dell’emergenza fa acqua da tutte le parti.
Vi prego di riportare questo mio sfogo”.

“Ore 7:30, via Monza, quartiere Lombardo, appena arrivato un filo d’acqua a piano terra. Ore 7:45: poca acqua e poca pressione, A stento riusciamo a riempire un po’ i serbatoi in terrazza”.

“Anche oggi neanche una goccia di acqua sul viale Regina Elena. Per favore fatevi portavoce di noi poveri disgraziati”.

“Stamattina a casa mia, terzo piano, sul viale regina Elena, pochissima acqua senza la forza di arrivare ai serbatoi”.

“Due squadre al Quartiere Lombardo e in via Quod Quaeris”

In conferenza stampa, alcuni giorni fa, così si sono espressi il sindaco Federico Basile e la presidente di Amam Loredana Bonasera: “Una squadra impegnata nei lavori del Pnrr si concentrerà stabilmente su due zone critiche: il Quartiere Lombardo e via Quod Quaeris. Stiamo lavorando in modo strutturale per ridurre le perdite. Abbiamo anticipato più di un 1 km e siamo intervenuti su 65 bocchettoni. Forse siamo l’unico Comune che ha investito un milione di euro per gestire la crisi idrica. E oggi abbiamo 14 autobotti e gli interventi del Coc in tre turni”.

Nessuno nega gli sforzi per gli interventi strutturali ma occorre dare risposta, subito, ai disagi dei cittadini.

Articoli correlati

12 commenti

  1. Tante parole , tante promesse, ma poca acqua… la veritita’ non si puo’ sapere.
    Forse l’acqua viene data ai cantieri della ferrovia per il raddoppio Messina-Catania?

    10
    11
    1. Buonasera,
      non può essere “tolta” per darla al cantiere. Che ci siano errori nella gestione è un altro discorso. Cordiali saluti

      5
      0
  2. Cittadino sconvolto 24 Settembre 2024 18:43

    Mi chiedo come abbia potuto dire il “sindaco nr2″che il problema idrico fosse stato risolto…

    19
    20
  3. Grazie! Finalmente un articolo chiaro e dettagliato sul problema idrico di alcune zone.Infatti dopo mesi di sofferenza il minimo che ci devono è una spiegazione sincera su ciò che hanno combinato.Perchè non è credibile la storiella della poca pressione e della siccità quando fino al giorno 5 agosto una via riceveva da 30 anni acqua a pressione adeguata almeno 5 ore al giorno.Sarebbe andata bene anche l’alternanza di 6 ore nei giorni prestabiliti,ma si è rivelata un’utopia.Nessuno mi toglie dalla testa che hanno guastato qualcosa.Altra genialata è stata quella di chiudere il COC.Almeno rispondevano a tutti gli orari e le autobotti venivano inviate quasi sempre in tempi brevi.Sono riusciti a rompere un meccanismo che funzionava da quasi quarant’anni nonostante perdite idriche e siccità.Complimenti!ah…e che mettano pure i loro “pollice verso”!

    17
    18
    1. Gentilissimo,
      non penso a “un piano deliberato” ma a tanti errori sì.
      Cordiali saluti

      8
      0
  4. Peggiorando la distribuzione idrica vorrebbero fare credere che la chiusura del bypass ( qualora sia vera) che ha “vettoriato” l’acqua a Taormina sia stata ininfluente e non abbia apportato alcun miglioramento a Messina. Non penso proprio a una casualità: bypass chiuso, COC chiuso e acqua meno di prima. Questi non vogliono risolvere le cose, vogliono solo tenerci sotto scacco!

    10
    11
  5. Buongiorno, penso che ci sia un boicottaggio da parte di ignoti, il tutto per chiedere i dissalatori. Come mai nei vari cantieri cittadini in opera pare che non abbiano problemi di acqua?

    5
    6
    1. Buongiorno,
      i cantieri seguono altre logiche, con una loro organizzazione. In realtà, ci sono dei problemi e vanno affrontati sul piano idrico con efficacia.
      Cordiali saluti

      5
      0
  6. In via Logoteta, salita fontana Arena, ancora un filo d’ acqua dalle 7 ai piani alti, nei serbatoi in terrazza nulla. Ieri dopo segnalazione, avvenuta con non poche difficoltà, la pressione è stata aumentata per 1 ora e mezza. Non credo di chiedere la luna ma, è troppo pretendere che venga garantita un erogazione giornaliera tale da consentire almeno per 1- 2 ore il riempimento dei serbatoi? Che la situazione sia tale e che si protrarrà, ahimè, ancora a lungo è ormai sotto gli occhi di tutti, ma è diventata veramente insostenibile ed esasperante, non si può più accettare che non vengano date risposte e soluzioni e che si venga privati di un bene primario. A proposito, è il caso che venga riattivato il Coc, perché parlare con Amam è un impresa e richiede ore da passare al telefono prima che rispondano, sempre per chi ha la possibilità di farlo.

    6
    7
  7. Signori, non disturbate il conducente e i suoi cantori. Messina, come dice Tempostretto, è dalla parte giusta della storia. Ultimamente queste cavolate e le abbiamo sentite anche ai più alti livelli della politica italiana e soprattutto comunitaria. Infatti si vede ogni ora

    7
    8
    1. Tempostretto “dice” sia le cose che vanno male, sia quelle che ritiene invece corrispondano a scelte giuste. Poi se dobbiamo fare solo guerre è un altro discorso…
      Cordiali saluti

      3
      3
  8. Si è una guerra a tutti gli effetti. Da un lato la plebe piena di difetti, debolezze, ma con tante testimonianze di onestà e di pulizia morale. Dall’altra il Ducetto di turno con la sua corte di adulatori, mezze calzette che lo fanno sentire dio in terra e sproloquiare da mane a sera. In mezzo i cantori o menestrelli che raccontano ai posteri le gesta di queste cavallette fameliche avventate su Messina per il definitivo colpo di grazia

    6
    7

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premi qui per commentare
o leggere i commenti
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007