Un percorso pedonale lato nord, uno lato sud e una parte lato est. Tutti scollegati tra loro. Sul lago piccolo, a differenza di quello grande, non è possibile fare un cammino completo perché alcune parti sono inaccessibili e in altre andrebbe realizzato ex novo.
Lato ovest c’è un vecchio marciapiede, a volte persino totalmente occupato da qualche auto in sosta. Passando da lì ci si dimentica della presenza del lago perché non si vede, tutto coperto da vegetazione alta e folta.
Solo quest’ultima parte è interessata dal progetto della pista “Laguna di Capo Peloro”, dov’è previsto l’allargamento del marciapiede per realizzare un percorso ciclopedonale. Ma se la vista del lago resterà nascosto non servirà a granché.
Su altre parti del percorso intorno al lago è previsto solo il miglioramento della segnaletica stradale.
Così Messina spreca un suo patrimonio, lasciando nel degrado aree che invece potrebbero essere sfruttate anche a fini turistici.