CATANIA – Tre punti erano attesi dalla trasferta di Catania e tre punti sono arrivati. Gara tuttavia più combattuta del previsto: è vero che le etnee migliorano di partita in partita (sugli scudi Luzzi e l’ex di turno Mercieca) ma l’approccio alla gara da parte delle amandine è stato troppo soft e solo dopo aver perduto ai vantaggi il secondo set hanno tirato fuori una rabbia maggiore tale da consentire loro un più tranquillo controllo del match. Ovviamente la squadra jonica doveva fare i conti con lo stop di Marcela Nielsen, ed Erica Giacomel a mezzo servizio e con Chiara Cecchini costretta a giocare fuori ruolo nel quale nonostante tutto si disimpegna più che egregiamente.
Sestetti di partenza: per le etnee Minervini-Luzzi / Sant’Ambrogio-Carnazzo / Mercieca-Beltrani / Libero: Di Fabio. Scampoli di partita per Mastroeni ed Altavilla. Per le bianco-celesti: Bertiglia opposta a Courroux, Cecchini e Gervasi di Banda; De Candia e Murri al centro; Galuppi libero. Spazio durante la gara a Giacomel e Spitaleri. Un dato statistico ove può ricercarsi, fra gli altri, la chiave della vittoria per le ospiti è quello riguardante i muri vincenti (10-4 per le santateresine).
Nel primo set le ospiti provano la fuga approfittando di un redditizio turno al servizio della Gervasi che conduce le sue sull’8-12 (diagonale della Cecchini). I quattro punti di vantaggio li registriamo finanche sul 15-19 (attacco vincente della solita milanese col n. 3 di casacca, stavolta dalla seconda linea) e sul 16-20 (Gervasi). Quello che non ti aspetti è la convinta reazione delle padrone di casa che punto dopo punto agguantano la parità sul 22-22 e si portano addirittura in vantaggio (in entrambe le occasioni c’è lo zampino della centrale Beltrani). Le ospiti piazzano però il guizzo finale e il set si chiude sul 23-25 con un ace di Maria Chiara Spitaleri entrata per servire in luogo della De Candia.
Il secondo parziale inizia sulla stessa falsariga del primo ovvero con le ospiti avanti con cinque punti di vantaggio che registriamo in più occasioni: 8-13 (tap-in della De Candia); 12-17 su un errore al servizio delle etnee e sul 14-19 complice un’invasione a rete. Dopo di che, la rimonta delle catanesi che così come nel primo set si portano sul 23-22. Murri impatta il risultato con un bel muro e l’ace della Cecchini sembra poter dare al set lo stesso finale del precedente. Stavolta però non è così, le etnee non mollano e sono loro a piazzare il guizzo vincente prima con Sharon Luzzi e poi con un pallonetto di Sant’Ambrogio.
Anche se all’insegna dell’equilibrio, nel terzo set le santateresine denotano un piglio maggiore. E’ ancora la Spitaleri che chiamata in campo per battere mette in difficoltà la retroguardia avversaria. Con lei al servizio avviene la fuga decisiva (17-21, frangente in cui l’accoppiata a muro Cecchini-Murri appare invalicabile). Le padrone di casa non hanno la forza per rialzarsi e cedono sotto i colpi di capitan Bertiglia e Murri anche se il punto conclusivo, quello del 19-25, è siglato da Romina Courroux che contende con successo all’avversaria un pallone a fil di rete.
Lieve infortunio patito da Matilde Mercieca che non le impedisce di essere protagonista positivo di avvio di quarto set con tap-in, muri e anche un ace. La parità in avvio (5-5) gradatamente si trasforma in un vantaggio esterno sempre più corposo: le amandine mantengono stavolta la concentrazione e portano con tranquillità il set fino alla felice conclusione (punto decisivo di Benny Bertiglia).