Fare turismo, piuttosto che continuare a parlarne. È questo lo spirito dell’iniziativa promossa dal Comune di Messina che ha visto i ragazzi coinvolti nelle associazioni Atreju, Fare Verde e Horcynus Orca alla realizzazione della prima guida turistica istituzionale della città. Il Comune, finora, ne era infatti privo. Nella conferenza stampa di oggi, a cui a preso parte anche l’ex assessore Caroniti, è stata presentata la guida turistica, frutto di due anni di meticoloso lavoro. Le guide, chiamate AroundMe, rappresentano infatti l’ultimo step del progetto “Generazione Messina”.
“Il Comune ha partecipato a un bando del Ministero della Gioventù. A sua volta ha fatto un bando per coinvolgere le associazioni del territorio, che si sono costituite in ATS- associazione temporanea di scopo”, ha spiegato nel corso della conferenza stampa di presentazione Piero Adamo, portavoce di Atreju. Protagonisti, trentacinque giovani che hanno lavorato al testo della guida cartacea e alla realizzazione di un video promozionale. Il tutto nell’ambito dell’Azione Turismo del Piano Locale Giovani per l’anno 2010/2011, promossa, appunto, dal Comune di Messina e finanziata dal Ministero della Gioventù in collaborazione con l’Anci – associazione Nazionale Comuni Italiani – e la rete Iter.
La, guida, stampata in mille copie per il budget limitato, sarà distribuita agli enti pubblici, nella speranza che venga in seguito ristampata, magari con l’auspicabile intervento di qualche imprenditore privato, a favore di croceristi e non. Oltre ai monumenti generalmente più noti, sono stare monitorizzate e catalogate le attrattive del territorio di Messina e della sua provincia con grande attenzione alle aree collinari come a quelle marittime. I giovani impegnati nella ricerca, stesura e traduzione del testo sono stati affiancati nel loro lavoro da vari docenti ed esperti nel settore, primo tra tutti lo storico Franz Riccobbono. Altamente istruttivo e stimolante è stato, inoltre, l’incontro con Martin Agius, responsabile marketing della Coca Cola a Malta.
Nei fascicoli è stata inserita anche la Zona Falcata, per rendere comunque un tributo ad un area bellissima anche se abbandonata. Un degrado contro cui si batte da anni l’associazione ZDA – Zona d’Arte, Zona Falcata – che invoca la riqualificazione ed ha inviato di recente due lettere al prefetto di Messina Stefano Trotta, che però non ha ancora risposto.
La guida, che può essere definita duplice poiché divisa in zona marittima e collinare, come ha sottolineato l’ex assessore Dario Caroniti: “è un occasione per coinvolgere i giovani nella conoscenza del territorio e contemporaneamente valorizzarne le straordinarie risorse”. In una città soffocata dalla crisi economica e da una mancanza di sbocchi lavorativi diventata ormai cronica, assistiamo negli ultimi tempi ad un vero e proprio esito giornaliero di ragazzi che partono per cercare lavoro e futuro altrove. Un dramma sottolineato anche nel corso della conferenza stampa da Felice Panebianco: “siamo riusciti a trattenere nel nostro territorio dei ragazzi che quando è finita questa esperienza sono dovuti andare a lavorare fuori”. Iniziative come queste dimostrano che Messina ha tutte le possibilità per rinascere. A partire dal turismo e dal recupero della Zona Falcata.