E’ stata depositata in Procura la perizia dell’autopsia eseguita sul corpo di Vincenzo Misuraca, il 55enne palermitano morto il 18 luglio scorso nel reparto di Rianimazione del Policlinico. Pochi giorni prima del decesso la moglie e la figlia si accorsero della presenza di alcune larve d’insetti nelle narici del congiunto. Dopo aver avvertito medico di guardia ed infermiere le due donne presentarono una denuncia alla Polizia. Il sostituto procuratore Anna Maria Arena aprì un’inchiesta ed affidò l’autopsia al medico legale di Reggio Calabria, Antonino Trunfio, ed al primario di Chirurgia degli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria, Salvatore Costarella. Il magistrato chiese agli esperti di stabilire se esisteva un nesso di causalità fra la morte del paziente e la presenza delle larve nel naso. Sulla base del risultato della perizia il sostituto procuratore Arena dovrà decidere se iscrivere nel registro degli indagati medici o degli infermieri che si occuparono del paziente palermitano o se chiedere l’archiviazione del procedimento che rimane tuttora contro ignoti. Fra quale giorno al magistrato sarà consegnata anche la relazione dei Carabinieri dei Nas che subito dopo la morte di Misuraca effettuarono un controllo nel reparto di Rianimazione del Policlinico. Per questa vicenda il dg del Policlinico Giuseppe Pecoraro dispose 30 giorni di ferie forzate per “troppo stress” per il primario di Rianimazione, il professor Angelo Sinardi, la sospensione del direttore medico di presidio, la dottoressa Rosalba Ristagno ed un procedimento disciplinare nei confronti di quindici infermieri. Nei confronti della dottoressa Ristagno la Commissione interna dell’Azienda Policlinico ha archiviato il procedimento e la sospensione perché non è emersa alcuna responsabilità.