MESSINA – Primo Natale da rettrice per la professoressa Giovanna Spatari, che ha accolto la stampa messinese per i consueti auguri delle festività.
La rettrice ha esordito ringraziando i giornalisti: “È veramente un piacere per me, voi siete l’interfaccia che permette alla città di sapere cos’accade all’Università. Abbiamo capito che l’elezione non riguardava soltanto l’ambiente accademico, ma tutta Messina. Ci sono tanti studenti che si avvicinano, anche dall’estero. Ed è importante che il territorio conosca cosa facciamo e capisca quali sono i nostri passi”.
Spatari ha proseguito: “Ci sono diversi piani. Uno personale, con l’acquisizione della consapevolezza che la vita professionale che mi ha portato fin qui ha subito una battuta d’arresto. Si congeda, per dare spazio a nuove responsabilità. Un altro piano è il coinvolgimento della città. Non me l’aspettavo. Ci sono cittadini che hanno grandi aspettative e per me è una responsabilità importante. Sono serena nella misura in cui cercherò sempre di operare con equità e nell’interesse dell’Università. Le nostre direttrici sono l’interesse per la didattica, per la ricerca scientifica e per l’approccio alla città con cui bisogna condividere questo percorso. Ci sarà una revisione dei corsi di laurea e dovremo agire già da fine anno”.
Sulla squadra non ancora annunciata: “Sarà dinamica, non statica. Mi baserò sulle specifiche competenze e sarà composta a tranche. Ci sarà un primo nucleo, poi altre deleghe saranno assegnate. Ma mi prenderò tempo, forse anche un mese”. E con l’ex rettore Cuzzocrea: “Non c’è stato un passaggio di consegne. Ci siamo sentiti per gli auguri”.
Gli obiettivi per il 2024. “Implementare le attività della cittadella universitaria. Penso allo sport per disabili, che sia il baseball o la piscina. Lo sport deve dare segnali importanti di aggregazione. E credo anche a sinergie con il territorio. Abbiamo dei progetti con il Teatro Vittorio Emanuele, che riguardano gli studenti. Penso anche ai rapporti con le aziende, per dare nuove prospettive di lavoro a chi studia nella nostra università. Gli studenti ci hanno più volte detto che se vanno via è soprattutto per queste opportunità”.