Incontro interlocutorio per Casa Serena. I sindacati chiedono un iter veloce

La soluzione non c’è ancora. Rimane però fortissima la volontà di salvare Casa Serena. Oggi è stato il giorno del tavolo tecnico cha ha riunito i segretari delle funzioni pubbliche di Cgil, Cisl e Uil, i rappresentanti dell’Azienda Sanitaria Provinciale, il dirigente del Dipartimento servizi sociali De Francesco. Un primo incontro interlocutorio per gettare le basi di quel percorso necessario per evitare la chiusura della storica struttura che ospita più di cento anziani. Anziani che, non dobbiamo dimenticarlo, hanno annunciato barricate perché non si faranno strappare da quella che è la loro casa.

Il vertice di oggi è servito per lo più per fare il punto della situazione. Perché nelle ultime settimane sono saltati fuori diversi cavilli e dunque a questo punto i segretari Clara Crocè, Calogero Emanuele e Pippo Calapai chiedono quale sia il problema di Casa Serena. “Un giorno ci parlano di messa in sicurezza, un altro giorno ci dicono dei problemi igienico-sanitari, oppure ancora della mancanza di disponibilità di risorse economiche per continuare il servizio” spiegano i sindacalisti che tuonano sulla mancanza di chiarezza al termine della riunione che si è tenuta al Comune nelle scorse settimane sulla situazione di Casa Serena.

Oggi finalmente sembra che si sia iniziato a mettere in ordine le cose e pare ci siano le condizioni e gli spiragli per trovare una soluzione. Per questo si è deciso di tornare a discutere nei prossimi giorni, si ipotizza entro mercoledì, ma chiedendo la partecipazione del dirigente alle Manutenzioni, Maria Canale, dei rappresentanti dell’Ufficio Tecnico del Comune e quelli dei Vigili del Fuoco.

Sul fronte interventi, secondo i segretari, il commissario Croce deve senza alcun indugio dare il via ai lavori se è vero che gli 800 mila euro sono nella disponibilità delle casse comunali. Per quanto riguarda invece il delicatissimo discorso dei servizi sociali resta tutto congelato almeno fino all’incontro che Croce avrà con il Presidente della Regione Crocetta. “Dagli esiti dell’incontro – osservano Crocè, Emanuele e Calapai – dipenderà l’approvazione del bilancio 2012, atto propedeutico per la pubblicazione dei bandi di gara. Anche in ordine alle risorse da destinare ai servizi sociali chiederemo chiarezza al Commissario. I servizi sociali – concludono – non possono essere tagliati sapendo che devono essere garantiti i servizi alle fasce deboli e garantire i livelli occupazionali ai lavoratori Messina non può subire ulteriori tagli”.

Sulla vicenda intervengono anche Mariano Massaro e Francesca Fusco, dell’Orsa: “Alla luce dei fatti, Casa Serena verrà chiusa e del futuro dei lavoratori non si parla. Svariate le motivazioni rese, fondate o meno. Non vorremmo che tutti questi incontri fossero propedeutici alla calmierizzazione della vertenza per far sì che venga chiusa la struttura, con buona pace del servizio svolto ad una categoria debole e dei lavoratori impiegati”.

L’Orsa chiede a tutte le istituzioni preposte parole chiare e fatti concreti per salvaguardare il futuro dei lavoratori che ad oggi hanno ricevuto soltanto le lettere di licenziamento e il conseguente incontro all’Ufficio provinciale del lavoro: “Riteniamo che esista la possibilità di salvaguardare anziani e lavoratori redigendo un piano dei lavori che non faccia allontanare nessuno dalla struttura, fatta salva la dichiarazione degli 800mila euro disponibili per la ristrutturazione. Non si può continuare a dare indicazioni sommarie su questa vertenza, – continuano Massaro e Fusco – il 31 dicembre scade il bando e i lavoratori di Casa Serena trascorreranno, per la prima volta dopo venticinque anni, le festività senza chiarezza sul loro destino”.

(Francesca Stornante)