Sabato 17 giugno, con l’apertura degli ultimi padiglioni, sarà definitivamente consegnato al pubblico il Museo Interdisciplinare Regionale di Messina del quale, dallo scorso mese di dicembre, è fruibile metà degli spazi espositivi.
Il museo riunirà in un ampio percorso – riorganizzato secondo un rigoroso criterio cronologico – il patrimonio storico artistico della città, faticosamente recuperato dalle macerie del terribile terremoto del 1908, e quanto rimasto della collezione dello storico Museo Civico Peloritano: pezzi che documentano la millenaria storia di Messina e già in parte esposti nelle sale della ex Filanda Mellinghoff, opificio ottocentesco risparmiato dal sisma.
Dopo aver completato il trasferimento delle ultime opere custodite nei caveau (quelle nella Filanda sono state spostate a dicembre, per l’allestimento della grande mostra “Mediterraneo. Luoghi e miti. Capolavori del Mart”, conclusa il 5 marzo) è in corso in questi giorni una febbrile attività da parte di numerosi professionisti coordinati dalla dott.ssa Caterina Di Giacomo, Direttore del Polo Regionale di Messina per i Siti Culturali e responsabile dell’ordinamento scientifico del nuovo museo, e dall’arch. Gianfranco Anastasio, Responsabile dei lavori di completamento della struttura. Con loro la dirigente Grazia Musolino che, con la collaborazione degli storici dell’arte della struttura, ha monitorato lo stato di conservazione delle opere destinate all’esposizione.
Il completamento del Museo Interdisciplinare Regionale – che ha richiesto fondamentali lavori di adeguamento degli impianti alla normativa internazionale (finanzianti con i Fondi Europei Po Fesr 2007-13) – segue il varo dello scorso dicembre. In quell’occasione, per la prima volta dalla realizzazione del complesso museale, avvenuta fra il 1985 e il 1994, una parte della struttura è stata aperta al pubblico che per giorni ha gremito le sale. Erano il padiglione A (con la sezione archeologica) e l’Ala nord con i capolavori del Caravaggio, la sala dei caravaggeschi e il monumentale complesso statuario del Montorsoli (statue di Nettuno e Scilla).Ulteriori dettagli sulla cerimonia di consegna del 17 giugno saranno comunicati nei prossimi giorni dalla Direzione del Museo.