Prosegue il restyling della cittadella fieristica. Il punto in Comitato Portuale

L’obiettivo del presidente dell’Autorità Portuale, Antonino De Simone, è quello di accelerare al massimo per aprire i cancelli della cittadella fieristica, come promesso, ai primi di aprile. Ma sul cammino dei lavori per la libera fruizione non sono pochi gli ostacoli da superare. L’ultimo, in Comitato Portuale, è stato rappresentato da alcuni componenti del consiglio, in merito all’affidamento diretto della gestione della sorveglianza ad una società privata che ne ha fatto richiesta. Affidamento imprescindibile, e propedeutico alla riapertura, per il quale, se dovesse andare a gara pubblica, si finirebbe per dover aspettare chissà quanti mesi.

“Spero che questa diversità di idee ci farà perdere solo qualche giorno – afferma De Simone -. Stiamo valutando di fare intanto l’assegnazione provvisoria alla società che ne ha fatto richiesta e nel frattempo avviare un bando pubblico. Abbiamo chiesto in tal senso un parere legale”.

De Simone vuole aprire l’area riempiendola di contenuti, facendola diventare appetibile per i cittadini come una naturale prosecuzione del lungomare con vista sullo Stretto: “Abbiamo cercato la collaborazione dell’Ordine degli Architetti per una valida collocazione del materiale in arrivo, panchine e fioriere, e stiamo ricevendo richieste da tantissime associazioni, sia per i padiglioni sia per le aree esterne, che andranno valutate insieme al Comitato”.

Ancora una buona notizia ma anche una negativa: “La prossima settimana – prosegue il presidente dell’Authority – saranno terminati i carotaggi all’interno del Teatro in Fiera. Dai risultati valuteremo la prosecuzione dell’iter di recupero della struttura. Mi spiace dover sottolineare, invece, la perenne assenza della Regione in seno al Comitato Portuale. Il presidente Crocetta ha nominato un suo rappresentante ma anche stavolta non era presente. Da mesi sottolineiamo l’esigenza di risolvere la querelle con l’Ente Porto per poter intervenire nella zona falcata e speriamo anche che partano immediatamente i lavori per la via Don Blasco, che è già cantierabile. Il non plus ultra sarebbe creare una via del mare fino a Tremestieri, ma intanto iniziamo con questa prima fase. Se si fosse fatto qualche anno fa, oggi ci ritroveremmo con una struttura importantissima per i collegamenti del porto”.

E proprio a questo argomento ne è legato un altro, relativo al porto di Milazzo, dove la mancanza di adeguate infrastrutture non permette che gli imprenditori investano in zona: “Abbiamo ricevuto la richiesta – conclude De Simone – da parte di due armatori per due collegamenti: uno con Gioia Tauro, l’altro con Gaeta. Per quest’ultimo collegamento, in particolare, la società era disposta ad effettuare collegamenti notturni per non incidere sulla viabilità ma il sindaco di Milazzo ha rifiutato pure quest’ipotesi. C’è un progetto per fare un sottopassaggio che colleghi direttamente il porto ma non è stato mai realizzato. Abbiamo fatto una bozza per una convenzione per costruire quest’opera, ma bisogna partire al più presto, gli imprenditori non aspettano e vanno ad investire altrove. Al momento, l’operazione è destinata a saltare ma valuteremo eventuali modifiche. Il collegamento con Gaeta poteva essere effettuato anche da Messina, ma anche qui c’è lo stesso problema infrastrutturale”.

(Marco Ipsale)