La chiusura è datata 5 novembre, quando una fortissima mareggiata ha insabbiato per l’ennesima volta il porto di Tremestieri. Tutto come previsto: nessun danno all’approdo ma invasature chiuse fino ad un nuovo dragaggio. Ed è qui che sta il problema perché puntualmente ci si perde nei meandri della burocrazia regionale, tra autorizzazioni che tardano ad arrivare e, stavolta, anche analisi del materiale, visto che, nelle intenzioni, dovrà essere trasferito a Galati per fronteggiare l’erosione costiera.
Il dragaggio è iniziato soltanto oggi, due settimane dopo la chiusura del porto. Tre o quattro giorni di lavoro, poi potrà riaprire almeno la prima invasatura ed il traffico pesante potrà essere diviso tra il porto storico e Tremestieri. L’obiettivo è ovviamente quello di riaprire entrambi gli scivoli ed eliminare il passaggio dei tir dal centro città, così com’è stato quest’anno dal 25 agosto al 5 novembre.
Per poter rendere fruibile anche la seconda invasatura, però, occorrerà un’altra autorizzazione regionale e l’analisi della sabbia. Giovedì prossimo l’apertura delle buste per le operazioni e, appena arriverà il via, ancora una decina di giorni di lavoro, ormai a dicembre. Con la speranza che non si presentino nuovi intoppi, all’ordine del giorno quando si parla di approdo a sud.