Preliminare rilievo con georadar per verificare la presenza di tubazioni relative ad altri sottoservizi; priorità di scavo da dare a margine del marciapiede e, solo ove non fosse possibile, scavare al centro strada; obbligo di ripristino scavo con bitume con larghezza minima di 1,40 metri entro 30 giorni dallo scavo; rispetto dell’obbligo previsto dal ‘Decreto Scavi’ dell’1 ottobre 2013 della bitumazione integrale delle strade che nei dodici mesi precedenti erano state interamente asfaltate.
E’ quanto prevede la determina dirigenziale numero 4332 dl 15 maggio 2020 per le ditte richiedenti la concessione per i lavori di posa della fibra ottica.
Purtroppo, finora, non sono mancati i danni ai sottoservizi. Tra le varie ditte interessate, quella che ha più concessioni è la Open Fiber, che servirà 96mila abitazioni, di cui 56mila già coperte fino ad oggi.
Il tema è stato affrontato ieri in sede di I commissione consiliare, presieduta da Libero Gioveni. L’assessore alle Politiche Energetiche, Francesco Caminiti, e il responsabile del Servizio Manutenzione Strade, Carmelo Costanzo, hanno spiegato che i problemi si sono verificati per la carenza di personale dedito al controllo e hanno annunciato che dal 1 aprile “il servizio Manutenzione Strade sarà integrato da altre due unità che si dedicheranno esclusivamente alle verifiche e alla gestione dei lavori di posa della fibra”.