L’argomento, stavolta, sono 1.018.000 euro di fondi, previsti nel programma triennale dei lavori pubblici 2014/2016 del Comune di Furnari, necessari per la ristrutturazione della scuola media di Tonnarella e di quella materna-elementare di via Errante di Furnari. Su questi fondi, persi perché i progetti sono stati presentati alla Regione fuori tempo massimo, si consuma l’ennesima polemica tra il sindaco Mario Foti e il gruppo di opposizione “Giovani per Furnari” . I consiglieri del gruppo, autori di un’interrogazione sul tema, sono arrivati a paventare le loro dimissioni, a causa della risposta ricevuta dal primo cittadino.
“I consiglieri comunali di minoranza, dopo l’ennesima risposta offensiva che fa seguito a tutta una serie di annunci nei quali l’attuale sindaco si è spinto addirittura a far intravedere danni patrimoniali per gli interroganti, stanchi ed impossibilitati a portare avanti una serena azione di controllo, così come dovrebbe essere previsto dalle nostre istituzioni democratiche, stanno meditando se rassegnare ed inviare al prefetto le dimissioni”. Così il gruppo ha commentato la risposta del sindaco Foti, aggiungendo che “oltre ad offendere le famiglie dei ragazzi interessati e tutta la comunità furnarese, essa rappresenta la chiara ed inequivocabile dimostrazione di quanta incapacità e tracotanza animi questo signore”.
Nella sua risposta all’interrogazione, Foti spiegava che i progetti non erano stati inviati in tempo “per un deprecabile errore tecnico di trasmissione verificatosi in assoluta buonafede”. Rispondendo poi sui provvedimenti che l’amministrazione intendeva adottare nei confronti dei responsabili degli uffici competenti, il sindaco scriveva che “sarà cura di questa amministrazione comunale, previa verifica di eventuali presunte responsabilità da approfondire, se al reo va applicata la pena della crocefissione, dell’amputazione delle mani, della fustigazione oppure della pubblica gogna. In ogni caso, prima di procedere alla irrogazione della pena per tali delitti, si assicura che si consulterà il gruppo consiliare di minoranza per un importante contributo di idee nei confronti del reo”.
Il tono canzonatorio contenuto in una risposta ufficiale a un’interrogazione non è stato gradito dall’opposizione, che ha deciso di inviare gli atti all’Assessorato regionale alla Famiglia, al Ministero degli interni e al prefetto di Messina. Per rimediare al danno, viste le pessime condizioni degli stabili che ospitano i bambini – e nei quali vengono segnalate cadute di calcinacci -, l’amministrazione ha aggiunto che i bandi per questo tipo di progetti si susseguono spesso, e che spera quindi nella pubblicazione di un nuovo bando in futuro.
Giovanni Passalacqua