Lavanderia industriale abusiva sequestrata dalla Polizia Municipale, denunciato il titolare

La Polizia Municipale ha compiuto un blitz in una lavanderia industriale abusiva della zona sud. L’impianto sorge nei locali di una ex struttura ricettiva ma è privo di qualunque autorizzazione ed al suo interno sono stati trovati dei lavoratori in nero. Gli uomini del Nucleo di Polizia Giudiziaria della Polizia Municipale si sono trovati di fronte una situazione agghiacciante da un punto di vista igienico sanitario. E dire che la lavanderia lavorava per conto di alcuni noti ristoranti ed alberghi di Messina e Taormina. Eppure tovaglie, lenzuola e federe erano ammassate sia all’esterno della lavanderia che all’interno in locali sporchi e malsani. Altro fatto gravissima rilevato dagli agenti: una stanza era ricoperta con tetto di eternit spezzato in più punti, gli estintori erano scarichi ed il sistema antincendio non funzionante. Nei locali era diffuso un forte odore di prodotti chimici utilizzati nel processo produttivo. Durante il blitz nella lavanderia erano presenti quattro lavoratori in nero, due messinesi e due cingalesi. Una ragazza straniera non era in regola con il permesso di soggiorno. Tutti lavoravano dalle 8 alle 17 per 700 euro al mese. Gli agenti hanno disposto l’immediata chiusura della lavanderia ed hanno denunciato il titolare, un 60enne, per aver offerto lavoro a clandestini e per non aver osservato le norme sanitarie. Una relazione della Polizia Municipale finirà sul tavolo del sostituto procuratore Alessia Giorgianni.