Liberty Lines spera di aver riassegnato il servizio di collegamento veloce tra Messina e Reggio ma “allo stato non esistono presupposti tangibili per fermare la procedura”. E’ quanto ha detto il rappresentante della società, Giuseppe Coccia, nel corso dell’assemblea di ieri coi lavoratori, a Milazzo.
All’incontro hanno preso parte i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Usclac Uncdim, Federmar Cisal e Ugl Mare e una rappresentanza di lavoratori. Annunciato lo stato di agitazione. Lunedì alle 10 si terrà un nuovo sit in davanti alla Prefettura.
La società elaborerà le liste per la cassa integrazione, che saranno sottoposte nel corso del prossimo incontro previsto l’11 ottobre, quando si procederà all'esame congiunto tra le parti per determinare l'eccedenza di personale.
“L’azienda ha avviato la procedura prevista dalla legge per il licenziamento dei dipendenti, siamo molto preoccupati, la situazione è drammatica non possiamo consentire la perdita di ben 72 posti di lavoro. Finora dalle dichiarazioni rese note dal Ministro ai Trasporti Toninelli la situazione resta poco chiara e sembra non profilarsi all’orizzonte, al momento, una soluzione positiva. Ribadiamo la richiesta di incontro al Ministero dei Trasporti e chiediamo un forte intervento delle istituzioni, in una terra martoriata e dilaniata dalla crisi finanziaria come la Sicilia una ulteriore perdita di posti di lavoro porta a una condizione di impoverimento complessivo. Il Ministero si impegni per una soluzione positiva, siamo pronti a difendere questi posti di lavoro fino alla fine”. Cosi i tre segretari generali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti Sicilia, Franco Spanò, Amedeo Benigno e Agostino Falanga.