Controlli e denucne a tappeto in due cantieri edili di Patti ed Ucria, finiti negli scorsi giorni nel mirino dei carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro e della Compagnia Locale. Diciassette in tutto le denunce, 12 gli accessi ispettivi, 3 i lavoratori in nero ritrovati, 2 i provvedimenti di sospensione e 400mila euro il totale delle sanzioni elevate.
Un lavoro certosino, quello condotto dai militari dell’Arma, che ha evidenziato come nei cantieri le condizioni di sicurezza fossero più che precarie. Nessuna segnaletica, nessuna protezione delle aperture dei solai, nessuna installazione di idonei parapetti, andatoie non conformi, lavori in prossimità di parti elettriche attive, ponti su cavalletto, assenza di recinzioni e divieti per i non addetti ai lavori, nonché di piani di evacuazione.
Dalle ispezioni è anche emerso che in moti casi, a Patti, i titolari delle imprese non avessero per nulla redatto un piano operativo sicurezza, né dei costi di sicurezza né del cronoprogramma lavoratori.
Denunce scattate per 12 rappresentati legali delle imprese operanti nel cantiere di una struttura alberghiera, aziende tutte della provincia di Messina, ad eccezione di quattro che hanno sede nelle a Roma, Frosinone, Napoli e Palermo. (Ve. Cro.)