“Da quando gli Agenti della Polizia Municipale e della Pubblica sicurezza non effettuano più l’orario pieno, Messina ha perso in termini di controllo, sicurezza e prevenzione”.
La lunga lettera inviata stamani dall’Organizzazione Sindacale CSA Regioni Autonomie Locali ha il sapore amaro di tagli, riduzioni di orario, gravi criticità lavorative, finanziamenti mal utilizzati ed obblighi non ottemperati.
La questione riguarda, nello specifico, i cinquanta contrattisti del Corpo di Polizia Municipale che, assunti full-time nel lontano 2010, si ritrovano oggi a svolgere “incomprensibilmente” un part-time.
“Il personale – scrive il Sindacato – è transitato nel 2010 nel Corpo di Polizia attraverso atto d’interpello per Mobilità interna, corso di formazione professionale, concorso interno con prove selettive, visite mediche, conseguimento Patente di Servizio, qualifica di agenti di Polizia Municipale e di Pubblica Sicurezza con apposito Decreto Prefettizio ed immediato utilizzo full-time nella viabilità cittadina con un investimento di circa 50mila euro”.
Un contratto pieno, il loro, che però ha subito delle variazioni a partire dal 30 settembre 2012. Causa? “Le contestatissime scelte messe in atto dal Commissario Straordinario Luigi Croce con tagli illogici, irragionevoli e autolesionistici”.
Un principio di “sobrietà lavorativa” a cui la CSA si oppone con fermezza richiedendo, invece, un “immediato consolidamento dell’orario a 36 ore settimanali”.
La richiesta, in realtà, si spinge anche oltre e va a toccare modalità e reperimento di finanziamenti con cui si potrebbe aumentare l’orario lavorativo dei contrattisti.
“Per quanto attiene le modalità di finanziamento – scrivono – oltre ai fondi comunali ed ai fondi ecopass, oggi la questione va vista anche alla luce delle modifiche apportate dalla L. 120/10 e, in particolare, va analizzata la possibilità di far rientrare tale spesa nel concetto di Potenziamento delle attività di controllo e di accertamento delle violazioni”.
Insomma, secondo nuove disposizioni, il Comune di Messina potrebbe utilizzare una parte di questi finanziamenti in strumenti che incrementino il controllo delle violazioni e, di fatto, nel potenziamento lavorativo degli stessi Agenti.
I benefici, come sottolineato, sarebbero evidenti: miglioramento dei controlli, miglioramento della circolazione stradale, maggior sicurezza e prevenzione.
D’altronde, anche a livello legislativo esistono degli obblighi ben precisi. “Il personale contrattista – chiosano – ha diritto al consolidamento dell’orario di lavoro ad h 36 settimanli”, e questo secondo l’articolo 6 del Contratto Nazionale di Lavoro 14.09.2000.
E non è certamente un caso che anche l’Aran (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni) abbia riconosciuto la giustezza delle richieste dei cinquanta contrattisti con parere formale.
Si riuscirà, dunque, ad evitare il “contenzioso”?
La parola passa al Comune di Messina.
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