Lavorava con smerigliatrice, flex e trivella senza nessun dispositivo di protezione individuale e viveva in un container precario e inagibile
Avrebbe “sottoposto ad una condizione di assoluto e brutale sfruttamento un inerme cittadino extracomunitario, obbligandolo ad accettare un trattamento economico del tutto irrisorio e palesemente sbilanciato rispetto all’orario di lavoro effettivamente svolto. Un’evidente e reiterata violazione delle norme anche per periodo di riposo e ferie”.
Avrebbe anche “esposto il lavoratore straniero ad una situazione di grave pericolo, ad altissimo rischio di infortuni sul lavoro, adibendolo all’impiego di macchine utensili (smerigliatrice, flex, trivella), senza avergli mai fornito il benché minimo dispositivo di protezione individuale, in palese violazione delle norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro”.
“Approfittando dello stato di bisogno del lavoratore, della necessità di mangiare e di ottenere il permesso di soggiorno, lo aveva inoltre costretto ad accettare una situazione alloggiativa fortemente degradante, facendolo vivere all’interno di un container del tutto precario e inagibile, privo dei benché minimi requisiti igienici e sanitari, come puntualmente accertato da personale Asp del Distretto Sanitario di Patti, all’uopo intervenuto”.
Per tutti questi motivi, i poliziotti di Capo d’Orlando hanno arrestato in flagranza un 64enne di Brolo per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro (caporalato), aggravata dall’esposizione del lavoratore a situazioni di grave pericolo. Su disposizione della Procura di Patti, è stato posto ai domiciliari.
Il lavoratore è stato affidato ad operatori dell’associazione “Penelope” e ricoverato presso una struttura di accoglienza gestita dall’associazione.