Politica

“Le 133 stabilizzazioni di Messina Social City merito di Basile”

MESSINA – “Una scelta politica della Giunta Basile”. Oteri attacca e il presidente Pergiolizzi mette in rilievo il ruolo dell’amministrazione nella stabilizzazione di 133 operatori. “Che ne sarà della 14esima per i lavoratori della Messina Social City e che c’entra la Giunta Basile con la stabilizzazione? Si tratta di un obbligo di legge, non di un obiettivo centrato dall’amministrazione”. Questo l’attacco del consigliere Cosimo Oteri. Poi arriva la nota del presidente del Consiglio comunale Nello Pergolizzi: “Rimango attonito, perplesso e amareggiato dalla lettura di alcuni comunicati stampa/post da parte di presunti esperti (tuttologi), senza alcun ruolo istituzionale, in costante ricerca di visibilità, che cercano di minimizzare atti politici concreti in favore dei lavoratori, finalizzati a ridurre il precariato e a dare serenità a tanti nostri concittadini”. Per il presidente del Consiglio, Messina Social City, per legge, avrebbe dovuto stabilizzare solo 33 lavoratori. Invece, l’amministrazione ha puntato a stabilizzare un numero maggiore come scelta politica.

Continua Pergolizzi: “È sempre fondamentale che, almeno i rappresentanti politici presenti nelle istituzioni, comprendano appieno i contenuti degli atti amministrativi, attraverso un dovuto approfondimento delle norme che consentono l’ emanazione degli stessi. L’Azienda Speciale Messina Social City, con propria delibera del Cda, ha deciso la stabilizzazione di 133 unità di personale di varie qualifiche (già 159 unità erano state stabilizzate nel corso dell’anno 2022). È importante evidenziare che l’art. 25 del Ccnl Cooperative sociali, in tema di contratti a tempo determinato, prevede, il tetto massimo dei 36 mesi nel rispetto dei contenuti di cui all’art. 19, comma 2 del D.Lgs. 81/2015. Ma prevede anche la clausola di stabilizzazione che impone alle aziende di utilizzare i contratti a tempo determinato solo dopo avere trasformato in rapporto di lavoro a tempo indeterminato almeno per il 25% per cento dei lavoratori. Lavoratori il cui contratto a termine, arrotondato all’unità superiore, comunque eccedente il termine dei 24 mesi, sia venuto a scadere nei 12 mesi precedenti. Pertanto, risulta evidente, che l’Azienda, secondo le previsioni contrattuali, avrebbe potuto decidere di procedere alla stabilizzazione di un numero di lavoratori pari al 25% degli aventi diritto, quindi solo 33 lavoratori su 133 aventi i requisiti previsti per legge. Ma forse è questo che si vuole?”.

“La scelta del sindaco Basile di non lasciare nessun lavoratore indietro”

Conclude il presidente del Consiglio comunale: “Risulta lapalissiano, pertanto, che la volontà politica del sindaco Federico Basile è stata quella di non lasciare nessun lavoratore indietro, consentendo a tutti coloro che sono in possesso dei requisiti previsti, di raggiungere un obiettivo importante per il proprio futuro. Alla luce di quanto sopra, invito il consigliere Oteri a dedicare maggiore attenzione all’aspetto giuridico degli atti amministrativi e, qualora lo ritenesse, per il futuro sono a disposizione per offrire suggerimenti o chiarimenti, con l’obiettivo di garantire che ogni affermazione sia presa con piena consapevolezza e rispetto delle normative vigenti. Sono d’accordo sul fatto che i lavoratori non debbano ringraziare nessuno, in quanto le scelte compiute dall’amministrazione Basile sono mirate solo al benessere dei nostri concittadini e gli stessi, per il futuro, valuteranno i comportamenti e le scelte in modo consapevole, evitando di farsi tirare in inganno da comunicati/dichiarazioni prive di alcun fondamento politico e giuridico”.