Politica

“Le novità sul ponte? Lo 0,05% non è più tra gli espropriandi”

MESSINA – Ponte sullo Stretto: qualcosa è cambiato per gli espropriandi con l’aggiornamento degli elenchi ditte, Ma in minima parte. Osserva l’ex assessore Daniele Ialacqua, del comitato Noponte Capo Peloro: “L’area più grande sottratta all’esproprio è quella che riguarda il nuovo polo clinico privato della Giomi. Circa 1900 metri quadri sono stati restituiti. In generale, il totale da espropriare e in servitù, calcolato dalla società Stretto di Messina, consiste in circa tre milioni e 700mila metri quadri. Se noi facciamo una percentuale degli espropri e delle servitù che dichiarano d’aver eliminato, in base all’aggiornamento, siamo intorno allo 0,05 per cento”.

Questo significa, in base alle osservazioni di Ialacqua, che una fetta davvero irrilevante di persone e aziende ha visto cambiare la propria situazione in relazione al progetto sul ponte. Tiene a evidenziare l’esponente del comitato Noponte Capo Peloro: “Una cosa marginale. La società parla di 150mila metri quadri di servitù e circa 1600 metri quadri di espropri in meno. Quello che dà fastidio è che sia passato il messaggio dell’aver recepito le istanze dei cittadini. La maggior parte dei cittadini ha chiesto ben altro: l’eliminazione degli espropri perché non vuole il ponte”.

E aggiunge: “In realtà, sono stati corretti degli errori fatti in precedenza (alcune cartine catastali non erano aggiornate e i cittadini erano stati già avvisati in occasione degli sportelli, n.d.r.). Ci sono case della zona di Capo Peloro non nell’elenco. Ma ci sono anche terreni e case che prima non erano inclusi. C’è una sorta di compensazione. Non cambia nulla”.