Un buon Messina paga le disattenzioni in fase difensiva e lascia l’intera posta in palio al Foggia. I pugliesi, in testa alla classifica a punteggio pieno, sono squadra di altra caratura e fanno la partita ma i peloritani contengono bene e ripartono ancora meglio, ottenendo un pareggio meritato dopo lo svantaggio iniziale. Anche nella ripresa il Messina sembrava riuscire a mantenere il risultato senza affanni ma è bastato un errore in fase di ripartenza per consentire al Foggia di tornare in vantaggio, risultato alla fine decisivo. A quel punto, i giallorossi hanno avuto difficoltà a reagire. Solo al 93’ il tiro di Maccarrone ha fatto balzare tutti, anche Guarna, che ha respinto. La prestazione è positiva ma, ora, dopo 5 giornate, il Messina ha solo 4 punti e suona un campanello d’allarme.
IL PRE PARTITA:
4 punti contro 12. Dopo sole quattro partite, c’è già il vuoto tra Messina e Foggia, a testimoniare la diversa caratura tra le due squadre. I satanelli si contenderanno la promozione diretta col Lecce, terzo incomodo potrebbe essere il Matera, tutte le altre appaiono un gradino sotto. A far da contorno ad un inizio complicato, per il Messina, gli infortuni di tre giocatori importanti, Rea, Palumbo e Ciccone, ed in più le squalifiche per due giornate, nessuna per falli di gioco, di Milinkovic, Musacci e De Vito, anche loro tra quelli con maggiori qualità. Se è vero che gli arbitri non hanno aiutato il Messina, è pur vero che è necessario calmare i bollenti spiriti per non aggravare una situazione di per sé complicata. L’assenza di Milinkovic nelle ultime due partite, in cui il Messina ha raccolto un solo punto, si è fatta sentire eccome, e così sarà per De Vito e Musacci. Un regalo di cui il Foggia non aveva bisogno. Marra deve inventarsi la difesa tornando a quattro con Mileto e Maccarrone centrali, Ionut a destra e Akrapovic a sinistra. A centrocampo confermati Lazar e Foresta, mentre esordisce Bramati e, dal primo minuto, anche Mancini, dietro Milinkovic e Pozzebon.
IL PRIMO TEMPO:
Il Foggia parte forte ma è il Messina ad andare subito vicino al vantaggio, quando il cronometro segna 2 minuti e 30 secondi: Foresta scatta per vie centrali e serve Milinkovic sulla sinistra, il cross è buono per la testa di Pozzebon così come buona è la sponda dell'attaccante in area per l'accorrente Mancini; il tiro viene deviato in angolo da Guarna. Gol sbagliato, gol subìto e al 5' i satanelli vanno in vantaggio: Sarno serve Angelo sulla destra, il cross basso è preda di Mazzeo, che anticipa Maccarrone e batte Berardi. Al 10' peloritani vicini al pari: il cross di Akrapovic scavalca Guarna, Pozzebon non arriva alla deviazione da pochi passi. Partita ricca di capovolgimenti di fronte. Al 12' Bramati, con un pallonetto, quasi beffa l'estremo pugliese ma la palla finisce fuori. Fuori, un minuto dopo, anche la conclusione dalla distanza, stavolta di potenza, di Rubin. Al 16' ancora Messina in avanti e altro cross di Akrapovic, la palla finisce a Lazar che, da posizione centrale al limite dell'area, spara alto. La partita la fa il Foggia e il Messina traballa un po' dietro ma si fa ben vedere in avanti. Il pari arriva al 23', dopo una splendida triangolazione tra Pozzebon e Milinkovic, conclusa in rete dall'attaccante romano, al quarto gol in campionato. Poi la partita attraversa una fase di stanca. Si vede solo un tiro di Chiricò, facile preda di Berardi, e una punizione diretta a girare di Lazar, fuori non di molto. E’ al 40’ che il Foggia va vicino al nuovo vantaggio: cross di Rubin, destro al volo di Sarno e respinta di Berardi in angolo. Proprio da quel corner, però, il portiere esce a vuoto e rischia di farla grossa; Mazzeo spreca di testa a porta vuota.
IL SECONDO TEMPO:
La ripresa inizia a ritmi più bassi. Al 50', da calcio d'angolo, la gran botta di Akrapovic finisce fuori. Tre minuti dopo ci prova Sarno, dal limite dell'area, senza fortuna, palla alta anche stavolta. Al 55' la punizione di Coletti, centrale, è parata in due tempi da Berardi. E' sempre il Foggia a fare la partita ma il Messina riparte bene. Quando la gara sembra attraversare una fase di stanca, i satanelli tornano in vantaggio: al 68' Mancini perde palla in fase di ripartenza, il cross di Sarno in area viene toccato da Maccarrone e finisce sui piedi di Mazzeo, che anticipa Ionut e batte a tu per tu Berardi. Al 75' Riverola recupera palla in area e serve Angelo, il cui tiro viene alzato sopra la traversa da Berardi. Foggia vicino più che mai all'80' all'1-3: punizione diretta di Sarno, palo pieno. Il Messina va vicino al pari solo al 93': cross dalla destra di Milinkovic, stop e tiro in area di Maccarrone, Guarna salva il risultato.
MESSINA – FOGGIA 1-2
MESSINA (4-3-1-2): Berardi, Ionut, Maccarrone, Mileto, Akrapovic, Lazar (77' Madonia), Bramati (55' Capua), Foresta, Mancini (69' Ferri), Milinkovic, Pozzebon. All. Marra
FOGGIA (4-3-3): Guarna, Angelo, Coletti, Empereur, Rubin, Riverola, Agnelli, Vacca (76' Gerbo), Chiricò (63' Padovan), Mazzeo (79' Letizia), Sarno. All. Stroppa
ARBITRO: Amoroso di Paola. ASSISTENTI: Zancanaro di Treviso e Capaldo di Napoli
RETI: 5' e 63' Mazzeo, 23' Pozzebon
(Marco Ipsale)